L'assessore al primo incontro di Coordinamento. "Oggi si è
responsabilmente realizzato quanto non era stato possibile in
troppi anni di discussioni"
Udine, 20 feb - "Dopo troppi anni di discussioni finalmente
oggi il Friuli Venezia Giulia ha una Rete oncologica regionale
grazie ad alcune scelte che, anche in modo tormentato come hanno
dimostrato gli ultimi quattro mesi, abbiamo assunto prendendocene
la responsabilità. Ora, tutti gli elementi di sviluppo che
riguardano la strutturazione del nuovo assetto dell'oncologia
regionale sono nelle mani del sistema professionale,
rappresentato nel Coordinamento da tutte le sue componenti, sia
ospedaliere che distrettuali e territoriali".
Lo ha detto oggi pomeriggio l'assessore regionale alla Salute,
Riccardo Riccardi, intervenendo al primo incontro del
Coordinamento della Rete oncologica regionale che si è tenuto
nella sede della Regione a Udine.
"Tutte le componenti - ha proseguito Riccardi, il quale ha voluto
esprimere il ringraziamento e la fiducia a Giampietro Fasola,
responsabile del Coordinamento della Rete oncologica e a Laura
Regattin, direttore sanitario di Arcs - avranno modo di
confrontarsi sugli obiettivi legati agli esiti di salute
garantiti dall'applicazione degli standard previsti anche dalle
normative nazionali. Standard ai quali il sistema sanitario
regionale - ha sottolineato l'assessore - deve obbligatoriamente
attenersi. C'è una grande responsabilità nel gruppo di
professionisti che compongono il tavolo del Coordinamento della
Rete oncologica. Sono particolarmente soddisfatto che questo
gruppo esprima un'alta qualità professionale. Per questo - ha
affermato l'esponente della Giunta - ci attendiamo che il lavoro
appena cominciato prosegua, nei tempi congrui, e con gli
obiettivi che ci siamo dati e secondo quanto si è stabilito nella
fase di costituzione della Rete".
L'assessore ha poi auspicato che il percorso appena avviato
prosegua nel confronto e nel rispetto dei ruoli di ciascuno,
delle competenze del sistema professionale e del dovere della
politica di compiere le scelte necessarie. "Nonostante - ha
ricordato - gli ultimi mesi piuttosto tormentati abbiano
dimostrato come - né nel 2011, né nel 2017 - gli stessi
protagonisti, gli stessi problemi e le stesse motivazioni non
avevano portato al risultato al quale invece siamo giunti oggi
dotandoci di uno strumento fondamentale per il riassetto
organizzativo dell'intero sistema sanitario, qual è proprio la
Rete oncologica. Ora - ha ribadito Riccardi - serve procedere nel
percorso di attuazione. Poiché da questo dipende la migliore
qualità delle cure che il sistema, complessivamente, sarà in
grando di mettere a disposizione dei cittadini. Ed è solo a
questo che noi dobbiamo guardare".
ARC/LIS/al