FOTOVOLTAICO. PELLEGRINO (AVS): QUALITÀ PROGETTI IMPIANTI È PRIORITÀ

(ACON) Trieste, 20 feb - "Privilegiare la qualità dei progetti di impianti fotovoltaici è prioritario e non può essere superata dalla volontà di massimizzare la produzione elettrica da fonti rinnovabili". Così, in una nota, la Consigliera regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell'esame del disegno di legge 38 "Norme per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale". "Il luogo della discussione, della concertazione è la Commissione e il Consiglio, mentre pare che sia sempre più evidente che gli accordicchi sottobanco la facciano da padrone nel dibattito politico in seno alla maggioranza", aggiunge la consigliera. "Stiamo dibattendo su un disegno di legge che pare più un dedalo che un atto chiarificatore, basti pensare che la definizione di aree non idonee non identifica di fatto un terreno dove è vietato impiantare un cosiddetto campo fotovoltaico. Una legge - incalza la vicepresidente della IV Commissione - non può lasciare spazio a interpretazioni, spiragli dove qualcuno si può inserire". "In questa norma - spiega Pellegrino - non c'è riferimento alcuno al Piano paesaggistico regionale, dove troppe volte viene inteso come un orpello fastidioso da bypassare per avere le mani libere per operare disinvoltamente di volta in volta. Non tenere presente i solleciti e quanto eccepito dalla Soprintendenza, da Italia Nostra e dalle Amministrazioni e quindi non contemplare nelle aree assolutamente vietate quelle riconosciute dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, come può essere Aquileia, ci lascia smarriti". L'esponente di Avs precisa che "nessuno vuole lo stop al fotovoltaico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ma non possiamo rischiare che sia a scapito dell'Ambiente, del Paesaggio e della Storia. Si rischia che un proponente trovi delle soluzioni più a proprio favore che a beneficio dell'ambiente e quindi a scapito della collettività". "Purtroppo nel confronto, da troppo tempo - prosegue Pellegrino - abbiamo accantonato il tema del risparmio energetico facendo continue previsioni di un aumento di richiesta di energia. Il calo economico, dettato dalle crisi industriali che sta scontando il nostro Paese e l'Europa, dovrebbe farci riflettere se quanto ragionato in altri tempi corrisponde effettivamente alla necessità di oggi, ovvero il bisogno di una grande produzione di energia". "Un dato è certo però: davanti alla discussione tra le definizioni di aree idonee, non idonee o ordinarie - conclude la nota della consigliera regionale di Avs - non vorrei che tra un dibattimento e un altro possa spuntare la volontà e la voce di chi vuole risolvere la questione con un taglio netto, chiedendo di avviare ragionamenti sulle centrali nucleari per risolvere tout court il problema e per fornire immancabilmente la risoluzione del problema energetico". ACON/COM/aa