L'assessore in sopralluogo nel cantiere aperto ad Aquilinia col
viceministro Rixi e il viceministro degli Affari esteri
ungherese: nel pomeriggio incontro con l'assessore regionale
Sergio Emidio Bini
Trieste, 20 feb - "Il sopralluogo di oggi segna l'apertura del
cantiere che porterà, nei prossimi due anni, a rendere operativo
lo scalo ungherese nel Porto di Trieste. Un punto di svolta
fondamentale all'interno di un'operazione partita nel 2018, che è
strategica per la crescita di un territorio che trova nello
sbocco sul mare un importante punto di forza".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo
Roberti, che oggi ha incontrato il viceministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e il viceministro
ungherese degli Affari esteri e del Commercio, Levente Magyar,
per fare il punto sul progetto di sviluppo portuale dello Stato
ungherese nel Porto di Trieste, attraverso la realizzazione di un
terminal che sorgerà su un'area di 32 ettari in località
Aquilinia (Muggia). Al termine del tavolo istituzionale svoltosi
in mattinata nella sede dell'Autorità portuale, l'assessore e i
due viceministri hanno visitato il cantiere dove hanno
ufficialmente preso il via i lavori di costruzione del muro di
banchina e di dragaggio.
Il costo stimato per la costruzione del nuovo scalo è di circa
200 milioni di euro. "Un investimento cospicuo - ha aggiunto
Roberti - sia da parte del governo ungherese sia di quello
italiano, che stanzia ingenti risorse per l'ampliamento delle
banchine e l'accessibilità dell'area".
Il viceministro Rixi ha sottolineato come l'operazione tra i due
Stati rappresenti un segnale di fratellanza e un'opportunità di
sviluppo per l'intero continente europeo. Un progetto che, da un
lato, affaccia sul Mediterraneo uno degli Stati europei con il
più alto tasso di esportazioni, dall'altro garantirà all'Italia
una maggior apertura verso il centro-est Europa.
Nel pomeriggio, l'assessore regionale alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini ha incontrato il viceministro Rixi per
discutere sui piani di sviluppo dei porti di Trieste e Monfalcone.
ARC/PAU/al