SEGANTI CON CORPI POLIZIA LOCALE

Udine, 22 giu - Migliorare l'addestramento dei dirigenti e del personale dei corpi e dei servizi di Polizia locale, assicurare maggiore uniformità del servizio di sicurezza sul territorio regionale, e contemporaneamente garantire unitarietà di intervento e complementarietà dell'azione delle forze dell'ordine a vantaggio dei cittadini. Questi gli obiettivi che l'azione di riforma del settore della sicurezza della comunità e del territorio del Friuli Venezia Giulia sta concretizzando, e che sono stati ribaditi dall'assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Autonomie Locali e Sicurezza, Federica Seganti, a Udine, nell'Auditorium della Regione, dove ha incontrato i comandanti e i responsabili dei corpi e servizi di Polizia locale del Friuli Venezia Giulia. Obiettivo dell'incontro illustrare, a quasi un anno dalla entrata in vigore della nuova legge di settore, lo stato di attuazione della riforma che prevede il rafforzamento della sicurezza urbana e del territorio. La Seganti ha innanzitutto ringraziato il Comitato tecnico regionale, per avere concorso alla predisposizione dei programmi di formazione e del piano sulla sicurezza. Ha quindi messo in evidenza l'efficacia della collaborazione avviata nel 2008 con la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di un sistema unico di interconnessione telematica tra le sale operative delle istituzioni preposte alla sicurezza e la sala operativa regionale. Mentre un protocollo d'intesa con lo Stato, che sarà rinnovato nel prossimo mese di luglio con il Ministero degli interni, permette l'implementazione da parte dell'Amministrazione regionale, sull'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, di un unico e omogeneo sistema di videosorveglianza. La Seganti ha ringraziato per questo risultato il direttore della Protezione civile Guglielmo Berlasso, per avere posto in essere uno standard tecnologico unico in tutto il Friuli Venezia Giulia per il controllo, non solo della sicurezza del territorio per la prevenzione e il controllo dei fenomeni e degli eventi calamitosi, ma anche per la sicurezza urbana. Ciò, ha sottolineato l'assessore, ''pone la nostra regione ai vertici, a livello nazionale, nel settore della sicurezza e della prevenzione''. Da parte dell'esponente regionale è stata quindi rilevata l'efficacia del primo ciclo dei corsi di addestramento per operatori di polizia locale tenuti nella Scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Trieste, consegnando poi ai partecipanti gli attestati di partecipazione. La Seganti si è anche soffermata su un'altra punta d'eccellenza conseguente alla riforma del settore: quella rappresentata dalla banca dati della Polizia locale, la quale si basa su un sistema informativo comune, attuabile grazie alla decisione del Governo, dello scorso febbraio, di assegnare alla Regione i fondi per la copertura dei costi relativi all'implementazione di tale servizio nel sistema delle autonomie locali. Dopo l'introduzione del direttore del servizio regionale competente in materia di Polizia locale Roberto Rossetto, il direttore della Protezione civile Guglielmo Berlasso si è soffermato sull'interconnessione delle sale operative istituzionali, che si fonda sulla consolidata e riconosciuta esperienza delle emergenze sul nostro territorio. Tale sistema consente il collegamento, in videoconferenza con la sala operativa di Palmanova, delle quattro Prefetture, della Capitaneria di Porto di Trieste, delle sedi regionale e provinciali dei Vigili del fuoco, delle sedi della Guardia di Finanza per il soccorso alpino di Tolmezzo e Sella Nevea. Collegamento che, abbinato ai sistemi della Protezione civile, consente alle autorità e ai corpi preposti di disporre di una conoscenza dinamica e in tempo reale degli eventi sull'intero territorio regionale. garantendo così alla comunità regionale una forma di sicurezza integrata. ARC/CM