Salute: Riccardi, serve passo avanti tra professione e politica

L'assessore al Focus sul carcinoma mammario: nuova Rete oncologica determinerà risposte più adeguate ai cittadini Tavagnacco, 20 feb - "Nel percorso che è iniziato per strutturare la Rete oncologica, che la Regione ha finalmente adottato dopo vent'anni di discussioni, è necessario che nel rapporto tra la politica e il sistema professionale ci sia un passo avanti. Facciamo mestieri diversi che, a volte, vedono interferenze sia da una parte che dall'altra. Tutto questo non aiuta il sistema a riorganizzarsi. Così come la politica non deve entrare nelle scelte di merito, che spettano alle Aziende sanitarie e ai professionisti, anche il sistema professionale, fortunatamente per iniziativa di pochi, dovrebbe evitare di utilizzare la politiche per ragioni divenute non solo indifendibili, ma anche dannose per gli esiti di salute delle persone. In questi ultimi mesi, troppo spesso, si sono visti politici tentare di fare i professionisti, ma anche professionisti intenti a svolgere il ruolo che spetta alla politica. Non serve a nessuno, e per questo è necessario che tutti lavoriamo per un passo avanti nel rapporto tra politica e sistema professionale". Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, intervento al "Focus sul carcinoma mammario: aggiornamenti basati sull'evidenza", il convegno - giunto quest'anno alla sua 22. edizione - che si tiene oggi e domani nella struttura Skylevel Business Center a Tavagnacco. Obiettivo principale del convegno - come sottolineato dal responsabile scientifico, professore Fabio Puglisi, professore ordinario di Oncologia medica nell'Università di Udine e direttore del Dipartimento di Oncologia medica del Cro di Aviano - è creare un forum di discussione tra gli specialisti nelle varie discipline coinvolte nella diagnosi e cura del carcinoma mammario. "Occasioni come questa - ha proseguito Riccardi, ringraziando gli organizzatori per l'importante evento - sono utili perché accrescono la cultura sull'accesso alle cure, che deve essere quanto più appropriato possibile, e alle risposte di salute che il sistema sanitario è chiamato a dare ai cittadini. E' sempre più fondamentale discutere attorno agli approcci corretti al bisogno di salute, poiché questi determinano la qualità delle risposte sanitarie". Affrontando poi il tema della necessità del cambiamento del modello organizzativo della sanità regionale, l'assessore ha evidenziato: "Sarà proprio la nuova Rete oncologica regionale a guidare l'assetto della rete chirurgica e di conseguenza l'assetto delle reti ospedaliere sui territori. Dobbiamo immaginare - ha ribadito Riccardi - un modello di organizzazione sanitaria che superi quello attuale, troppo sbilanciato sulle acuzie, e che guardi a un modello che deve invece rispondere ai nuovi bisogni che vedono al centro le cronicità e quindi la necessità di approcci multidisciplinari". "Così come - ha aggiunto l'esponente della Giunta - in ambito oncologico vi è stata una rivoluzione nelle terapie che richiede un nuovo e più appropriato sistema di risposte, che è quello previsto dalla Rete oncologica sulla quale deve continuare a esserci un confronto con il sistema professionale che in molti anni, seppure in assenza di regole chiare, ha garantito la tenuta del sistema grazie a competenze, passione e tenacia - anche l'assetto della medicina dei territori dovrà dare risposte nuove. Ricordandoci però - ha concluso Riccardi - che ciascuno, professionisti da una parte e politica dall'altra, deve svolgere il proprio compito nell'obiettivo comune di mantenere e migliorare il livello delle cure e delle risposte che dobbiamo dare ai cittadini". ARC/LIS/al