(ACON) Trieste, 18 feb - "L'intervento per regolamentare il
fotovoltaico in Fvg arriva dopo che i buoi sono già scappati. Gli
stessi errori e i ritardi fatti, che hanno provocato una vera
giungla che sta cambiando faccia a ettari di ambiente rurale e
agricolo, non possono ora ripetersi con il biometano, pensando
che il consumo di suolo sia unicamente relativo alla superficie
necessaria alla realizzazione dell'impianto, mentre i temi più
delicati riguardano i tantissimi ettari di suolo agricolo che
dovrà essere utilizzato per produrre il materiale utile il
funzionamento dell'impianto".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Andrea Carli
(Pd) intervenuto ieri in IV Commissione riunita per l'esame del
disegno di legge 38 "Installazione impianti a fonti rinnovabili".
"Il gruppo del Pd - continua Carli - è consapevole della
necessità di aumentare la percentuale di indipendenza e autonomia
energetica, ma questa transizione deve assolutamente avere delle
regole altrimenti si corre il rischio concreto di provocare danni
maggiori rispetto ai benefici. Questa norma deve mettere insieme
le esigenze energetiche e quelle del mondo agricolo, la parola
d'ordine deve essere dunque equilibrio".
"I lavori che porteranno al voto in Consiglio di questo ddl sono
segnati dalla consapevolezza che molti impianti fotovoltaici sono
stati approvati e altri sono in fase di approvazione, con una
sicura realizzazione. Questo è un danno permesso dalla
deregolamentazione e che ha portato alla sofferenza di diversi
territori colpiti in maniera incontrollata. Proprio per questo
diventa ancora più importante agire per tempo nelle tipologie di
impianti di energie rinnovabili che in questo momento ancora non
hanno visto la proliferazione di domande di installazione, di
realizzazione, come nel caso del biometano", conclude la nota.
ACON/COM/mv