Trieste, 17 feb - "Si conferma la volontà trasversale, pur con
sfumature e virgole differenti, di approvare una norma a tutela
del nostro territorio. Al netto degli 8 emendamenti 'fuori tema'
e dei 14 contrari alle disposizioni nazionali e quindi non
accoglibili, ben 24 emendamenti dell'opposizione sono da
ritenersi sostanzialmente rimodulazioni di contenuti già espressi
nel ddl o negli emendamenti presentanti dalla Giunta. La nostra
ferma volontà è quella di garantire il governo del territorio
contro il proliferare, in particolare sui terreni agricoli, di
impianti fotovoltaici".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro nel contesto
della seconda di quelle che poi sono diventate le tre giornate
dedicate al confronto in IV Commissione consiliare sul ddl 38
'Installazione impianti a fonti rinnovabili'.
L'assessore ha ribadito "l'apertura al confronto se costruttivo e
non strumentale, perché con certe posizioni si rischia soltanto
di allungare i tempi di approvazione e quindi vedere presentare
ulteriori istanze che, come evidentemente noto, non possono
essere fermate da moratorie o norme retroattive".
Nell'introdurre e commentare questa prima fase di dibattito
Scoccimarro ha confermato anche l'obiettivo di "essere efficaci
senza correre il rischio di impugnazione della norma regionale da
parte dello Stato: negli articoli si è voluto stringere le maglie
in particolare a tutela dei terreni agricoli e dei beni
paesaggistici e culturali, ma soprattutto gravare la fase di
valutazione delle istanze con delle limitazioni dettate dalla
sommatoria comunale del suolo occupato da impianti rinnovabili,
maggiore informazione pubblica e il più alto valore di
compensazioni".
"Puntiamo a minimizzare gli impatti sull'ambiente, sul paesaggio,
sul patrimonio culturale, sulle attività agricole e sul
territorio in generale, in un contesto nazionale che rende
indispensabile l'approvvigionamento energetico da fonti
rinnovabili e l'indipendenza energetica da soggetti terzi. Saremo
tra le prime regioni d'Italia a normare in questo senso - ha
concluso l'assessore -, in maniera compiuta e funzionale".
ARC/PPH