FOTOVOLTAICO. DI BERT (FP): DA REGIONE PERCORSO COSTRUTTIVO

(ACON) Trieste, 13 feb - "Attraverso una norma apprezzabile ed equilibrata nel ponderare le esigenze di sviluppo di una politica green improntata alla transizione energetica, con la necessaria salvaguardia dell'ambiente naturale e dei diversi ambiti territoriali, siamo giunti alla definizione di una serie di parametri applicabili per favorire l'uso, anche locale, dell'energia da fonti rinnovabili". Lo sottolinea, in una nota, il consigliere regionale Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente. "Il nostro gruppo - prosegue Di Bert - si è dimostrato attento alla questione, tanto che nel febbraio dello scorso anno l'aula ha votato una nostra mozione, per impegnare l'Esecutivo regionale a porre in essere ogni azione utile a governare al meglio e a limitare gli impatti negativi dell'insediamento di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. Una base sulla quale nei mesi successivi si è lavorato per giungere ad adottare una norma transitoria di effetto immediato". "Ora con il disegno di legge 38, la Regione Fvg sigla un percorso costruttivo iniziato nel 2021, quando si è cercato di normare la questione legata all'insediamento degli impianti fotovoltaici, legge impugnata dal Governo. Per gestire al meglio la situazione contingente - rimarca l'esponente di maggioranza -, a maggio dello scorso anno, il Consiglio regionale ha approvato una norma 'transitoria', individuando alcuni elementi di valutazione, per riuscire a contemperare gli interessi della produzione di energia da fonti sostenibili, con la necessaria tutela del territorio". "A livello nazionale la questione si è dipanata solo pochi mesi fa - afferma Di Bert - quando con apposito decreto si è giunti a una definizione dei criteri utili all'individuazione delle aree idonee, assegnando a ogni Regione anche un obiettivo minimo di produzione energetica da raggiungere entro il 2030, mettendo quindi anche il Friuli Venezia Giulia nelle condizioni di promuovere una legge regionale come quella che andrà in aula a fine mese. Un tanto va detto in risposta alle accuse più volte ribadite all'indirizzo della Regione, colpevole, secondo i soliti noti, di aver 'favorito' l'insediamento dei grandi impianti a terra, non avendo adottato una normativa per regolamentare la questione". "Mi auguro che proprio quelle Opposizioni, più volte dichiaratesi concordi sulla necessità di arrivare a indicare con norma le aree idonee all'insediamento di questi impianti, sappiano cogliere l'opportunità di sostenere in aula il disegno di legge 38, che va finalmente a dare disciplina e certezza a un delicato settore qual è quello delle fonti rinnovabili", conclude la nota. ACON/COM/mv