(ACON) Trieste, 13 feb - "Nella discussione del disegno di legge
38, volta a garantire un equilibrio tra la promozione delle fonti
rinnovabili e la tutela del nostro territorio, individuando
superfici e aree idonee per l'installazione di impianti a fonti
rinnovabili, sono emerse alcune criticità che vorrei
evidenziare".
Lo afferma in una nota Marco Putto, consigliere regionale del
Patto per l'Autonomia-Civica Fvg secondo il quale "il consumo di
suolo rappresenta una problematica rilevante per la sostenibilità
ambientale, soprattutto in una Regione come la nostra, con una
forte vocazione agricola e agroalimentare. Nonostante
l'importanza di questa tematica, il disegno di legge non
fornisce indicazioni chiare su misure di compensazione o
mitigazione degli impatti derivanti dalla perdita di superfici
agricole destinate alla coltura".
"Durante l'audizione dei portatori di interesse - evidenzia Putto
-, è emerso inoltre che il ddl non ha affrontato la questione
cruciale della compatibilità tra l'energia prodotta dagli
impianti rinnovabili e le capacità delle infrastrutture
elettriche esistenti, in particolare nelle aree agricole non
urbanizzate, tema rispetto al quale le risposte alle perplessità
sollevate non sono state soddisfacenti".
"Resto fermamente convinto - prosegue l'esponente dei civici -
che l'unico modo per limitare il consumo di suolo agricolo sia
incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili nelle
aree già impermeabilizzate e urbanizzate, prediligendo parcheggi
o aree industriali con un impatto sul territorio contenuto al
minimo".
"A tal proposito - conclude Putto - ho presentato
un'interpellanza per sapere dalla Giunta regionale quali azioni e
strumenti intende adottare per trovare soluzioni equilibrate che
possano sostenere la transizione energetica, limitando al massimo
lo spreco di suolo agricolo".
ACON/COM/sm