(ACON) Trieste, 12 feb - "La mozione a prima firma Novelli apre
una crepa nel granitico mondo securitario, che sempre più spesso
sfocia in una sorta di proibizionismo sociale, tanto caro alle
destre".
Così in una nota la consigliera Serena Pellegrino, di Alleanza
Verdi e Sinistra, a margine della presentazione della mozione 116
che ha come oggetto l'istituzione di un tavolo permanente con i
rappresentanti delle comunità islamiche in Fvg.
"Sebbene sia necessario evidenziare in modo marcato che il
percorso più proficuo da perseguire debba essere quello sociale e
culturale finalizzato a una evoluzione e una rivoluzione sociale
ricercata con il dialogo, l'apertura che Novelli fa richiedendo
la costituzione di un tavolo permanente con i rappresentanti
delle comunità islamiche - aggiunge Pellegrino - è un primo
gradino verso l'inclusione. È evidente che, in perfetta linea con
la destra, Novelli non manca di inserire, in modo del tutto fuori
luogo, un'ovvietà nel dispositivo di impegno verso la Giunta,
ovvero di 'avviare, passando attraverso una ferma e radicale
condanna di qualsiasi atto terroristico, un dialogo che aiuti a
conoscere meglio queste comunità', come se ci fosse qualche
esponente istituzionale che non condanna in modo fermo e radicale
gli atti terroristici".
Prosegue la consigliera di opposizione: "Nonostante questa
affermazione, inserita all'interno di una mozione che potrebbe
essere largamente condivisa, è evidente che Novelli tende a
smarcarsi, in modo chiaro, dalla tanto pubblicizzata mozione
della Lega presentata nei giorni scorsi dallo stampo palesemente
securitario".
"Pur trattando lo stesso tema il consigliere Calligaris, a
differenza del collega Novelli, nella vana speranza di realizzare
una difficile e spesso complicata convivenza tra le varie etnie
che popolano la variegata città di Monfalcone, ricerca una
sicurezza sociale e un ordine pubblico basato sulla repressione e
la costrizione, puntando tutto sul rafforzamento del sistema di
controllo che se da un lato potrebbe intimorire, dall'altro
rischia di ottenere l'effetto contrario: emarginare ancor più
quelle donne che cercano uno spiraglio per trovare una
collocazione sociale e pubblica", si legge ancora nel comunicato.
Pellegrino si augura che "l'esponente di Forza Italia riesca a
persuadere i colleghi a rivedere la loro posizione e seguire la
strada del dialogo senza pregiudiziali. Le conquiste sociali si
ottengono con il rispetto e l'intesa che si acquisisce con il
confronto. Monfalcone può essere il miglior laboratorio culturale
in Italia, così come tanti Paesi europei già prima di noi hanno
percorso. La Regione, il Paese ha bisogno di coesione e unità che
non si può costruire e raggiungere attraverso un'imposizione tout
court, ma attraverso un lungo lavoro le cui basi poggiano sul
dialogo per l'integrazione fra culture differenti, pur
rispettando le diversità, che possono trovare soprattutto nel
confronto costruttivo - conclude la consigliera di Avs - quel
terreno fertile da cui far nascere una società realmente
inclusiva e non solamente restrittiva e punitiva".
ACON/COM/fa