Crisi Flex: Bini-Rosolen, disapproviamo atteggiamento dell'azienda

Per la Regione senza la presentazione di un piano industriale da parte di FairCap mancano le condizioni per instaura qualsiasi tipo di collaborazione istituzionale Trieste, 12 feb - "La Regione stigmatizza l'atteggiamento di Flex e condivide le severe affermazioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy nei confronti dell'azienda: dopo aver assicurato, nell'ultimo incontro del tavolo ministeriale, la propria disponibilità ad accompagnare il percorso di rilancio dello stabilimento, ora l'azienda fugge da ogni responsabilità, dimostrando ancora una volta la propria inadeguatezza e il disinteresse per i lavoratori, le loro famiglie e un intero territorio". È questa la posizione assunta al termine della riunione del tavolo di crisi per la Flextronics di Trieste, convocato a Roma dal Mimit alla presenza tra gli altri del ministro Adolfo Urso, dagli assessori regionali alle Attività produttive Sergio Emidio Bini e al Lavoro Alessia Rosolen, i quali hanno anche rimarcato che "da parte del fondo FairCap non abbiamo assistito a un atteggiamento diverso: è stato presentato un esercizio di buone volontà, che però non corrisponde a un piano industriale. Nell'esposizione non è emersa alcuna strategia concreta di investimento, né se verrà garantita la piena occupazione dello stabilimento. Mancano le premesse minime per instaurare una collaborazione istituzionale seria con la nuova proprietà". Nello specifico l'assessore Bini ha osservato che "è preoccupante l'assenza di chiarezza circa le motivazioni che hanno guidato l'acquisto dello stabilimento da parte di FairCap. Parimenti, non ci è dato sapere quali siano gli obiettivi per il futuro. Come Regione, abbiamo ribadito quali dovrebbero essere le priorità: il mantenimento occupazionale e il prosieguo della produzione industriale dello stabilimento. Di fronte a queste richieste puntuali, la nuova proprietà non ha fornito né rassicurazioni né dati concreti. Anzi, a fronte di un valore di produzione che si aggira attorno a 10 milioni di euro, non è emersa alcuna strategia concreta per garantire l'occupazione dei 347 lavoratori; questo è un elemento d'incertezza che desta grande preoccupazione". Rosolen ha quindi confermato che "la Regione assieme al Ministero e, ritengo, le organizzazioni sindacali, farà tutto quanto è in proprio potere in ogni sede per contrastare un'operazione compiuta sulla pelle dei lavoratori, gettando nella disperazione centinaia di famiglie. Un'azione che pare essere articolata per eludere le norme che lo Stato ha posto a presidio e mitigazione delle scelte imprenditoriali; se così fosse sarebbe molto grave. Ritengo che Flex e FairCap abbiano sbagliato tempi, modi e scelte di questa operazione, ma credo ancor di più che non abbiano minimamente considerato con quanta determinazione intendiamo difendere i lavoratori: lo scopriranno". La prossima riunione del tavolo di crisi ministeriale è stata fissata al 26 febbraio. ARC/MA/al