TONDO, SEMPLIFICAZIONE, EFFICIENZA, SUSSIDIARIETÀ

Trieste, 14 giu - "Semplificazione, efficienza, sussidiarietà" e, dunque, senza "rivalità tra sistemi", è la strada responsabile e rigorosa che il Friuli Venezia Giulia ha imboccato nell'ultimo biennio. Lo ha confermato, oggi a Trieste, il presidente della Regione Renzo Tondo concludendo il convegno dedicato alla legge nazionale di riforma delle Camere di commercio ed al nuovo ruolo che assumono le Unioni regionali degli enti camerali. Richiamando l'esigenza di istituire un Tavolo di lavoro ("tecnico e politico", ha indicato il presidente di Unioncamere FVG Antonio Paoletti) per verificare congiuntamente l'applicazione in Friuli Venezia Giulia del decreto legislativo 23 dello scorso 15 febbraio, che appunto riforma il ruolo delle Camere di commercio, il presidente Tondo ha voluto ricordare sia lo sforzo in atto per ridurre il debito "che ci era stato consegnato nel 2008 a quota 1.657 milioni di euro ed oggi è ridotto di quasi 300 milioni di euro" sia il fatto che nelle variazioni di bilancio del 2009 e del 2010 la spesa per la sanità è rimasta inalterata, mentre le precedenti manovre estive di assestamento del bilancio erano comunque "segnate" da questa voce di spesa. In questa situazione di crisi, ha poi aggiunto il presidente, intervenuto dopo il presidente di Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello, il segretario ed il vice segretario generali, Claudio Gagliardi e Tiziana Pompei, tutte le istituzioni devono fare la propria parte in un serio percorso di attenzione alla spesa pubblica. Occorrono quindi sempre più "sinergie", c'è la necessità di fare sistema, ha sottolineato il presidente Tondo, citando ad esempio la razionalizzazione del comparto fieristico regionale o, di concerto con le Camere di commercio, le azioni a favore dei settori della promozione e del supporto all'internazionalizzazione d'impresa. Tondo, infine, ha espresso il convincimento che l'attuale Carta costituzionale non sia adeguata all'odierna realtà economica e sociale del Paese e come sempre più si avverta l'esigenza che l'impresa, per potersi sviluppare, venga liberata dai troppi vincoli. ARC/RM