(ACON) Trieste, 11 feb - "Gli obiettivi fissati per la
decarbonizzazione sono ambiziosi e ci mettono nelle condizioni di
dover accelerare la transizione, ma non a qualunque costo. Nel
corso dell'audizione sono emersi temi tecnici e legislativi
dirimenti, in un quadro normativo piuttosto complesso e in
continua evoluzione dal punto di vista italiano ed europeo.
Questa situazione di incertezza normativa ha nel frattempo
comportato un aumento delle richieste del 215%, e ogni ulteriore
dilatazione dei tempi rischia di farci arrivare troppo tardi.
Sicuramente vi è la necessità di non consumare suolo e di
tutelare il paesaggio, e per farlo la Regione dovrà interrogarsi
su come incentivare gli investimenti su aree già
impermeabilizzate, non limitarsi a normare le aree idonee,
considerando per altro che dalla "non idoneità" deriva solamente
un diverso iter autorizzativo e non un divieto".
Lo sottolinea, in una nota, la consigliera regionale Giulia
Massolino del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
"Al contempo bisogna agire in fretta potenziando la parte
infrastrutturale della rete per non comprometterne la stabilità e
aumentare la sua capacità di accogliere energia prodotta da fonti
rinnovabili. Attualmente i tempi di allacciamento di nuovi
impianti sono inaccettabili e incompatibili con le necessità",
aggiunge la consigliera di Opposizione.
"Il Piano energetico regionale prevede un tavolo di confronto con
le società di distribuzione proprio per valutare i piani di
sviluppo, ma le risposte fornite nella seduta di oggi in merito a
quale sia lo stato dei lavori e quali gli ostacoli che stanno
rallentando il processo sono state piuttosto evasive", conclude
Massolino commentando l'audizione di oggi in IV Commissione.
ACON/COM/fa