L'assessore ha incontrato stamattina il sindaco Revelant per fare
il punto sulle progettualità legate all'offerta outdoor
Trieste, 11 feb - "L'offerta outdoor e le attività all'aria
aperta si confermano come uno dei fattori determinanti per chi
sceglie di trascorrere una vacanza in Friuli Venezia Giulia. Lo
attestano gli ottimi dati che arrivano dal distretto turistico
del Gemonese, che dal post-Covid ha visto aumentare del 40% le
presenze di visitatori sul territorio".
Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Attività produttive e
Turismo, Sergio Emidio Bini, a margine di un incontro con il
sindaco di Gemona, Roberto Revelant.
"Rispetto al 2018 - ha dettagliato l'assessore - il flusso di
turisti nel territorio di Sportland, che riunisce 16 Comuni con
Gemona capofila, è costantemente aumentato. Si è passati da 66
mila presenze in un anno a circa 100 mila, con un aumento di
oltre il 40%. A trainare questa crescita nel post-pandemia è
stata l'aumentata richiesta di esperienze all'aria aperta, che
trova in questo territorio e più in generale in Friuli Venezia
Giulia una risposta naturale. Gli aumenti più significativi si
registrano, infatti, nei mesi centrali dell'anno, con picchi
dell'80% e del 77% a giugno e ottobre, periodi in cui cresce
l'affluenza legata ai percorsi cicloturistici".
I comuni che aderiscono a Sportland rientrano nell'area compresa
tra la valle del Torre, la Pedemontana e la conca tolmezzina,
fino alla val Tagliamento. Tutti territori caratterizzati da
un'offerta turistica improntata all'outdoor e attraversati dalle
principali ciclovie regionali, che proprio in Gemona trovano uno
snodo fondamentale. Oltre al Comune capofila, fanno parte di
Sportland: Ampezzo, Arta Terme, Artegna, Bordano, Buja, Forgaria
nel Friuli, Montenars, Nimis, Osoppo, Tarcento, Tolmezzo,
Trasaghis, Venzone, Verzegnis, Villa Santina.
"Il successo di questa progettualità congiunta - ha concluso Bini
- è al centro dell'attenzione dell'amministrazione regionale, che
sta valutando l'estensione di questo modello anche ad altri
territori, con l'obiettivo di mettere a fattor comune buone
pratiche, competenze e risorse. Alla base di questi ragionamenti
c'è un dato di fatto: Regione e PromoTurismoFVG hanno scelto da
tempo di puntare sulla valorizzazione del turismo lento outdoor,
sempre più driver fondamentali per attrarre nuovi visitatori,
specialmente dall'estero".
ARC/COM/pau/gg