Giorno Ricordo: Callari, futuro Gorizia è amicizia transfrontaliera

Gorizia, 9 feb - "Sono passati 80 anni dalla fine della guerra, che per la storia possono sembrare un periodo lungo, ma per Gorizia e il confine orientale hanno lasciato uno strascico di ferite anche profonde. Fortunatamente, grazie alla Capitale europea della Cultura, ieri Gorizia ha mostrato di essere una città del futuro, che interpreta in modo nuovo il confine perché, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella 'la storia non ritorna'. Questo però è possibile solo se ricordiamo il passato e non dimentichiamo le pagine che raccontano l'esodo istriano-giuliano-dalmata". Così oggi a Gorizia si è espresso l'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari che ha partecipato, in rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia, alla cerimonia in onore del Giorno del Ricordo. L'evento, organizzato a palazzo Lantieri dalla Lega nazionale di Gorizia con il Comitato 10 febbraio e il patrocinio della Prefettura isontina, ha visto la partecipazione di Paola Frassinetti, sottosegretario al ministero dell'Istruzione e del merito, del vice sindaco di Gorizia Chiara Gatta e il professor Stefano Zecchi. "Sappiamo che in tutta Europa ci sono ancora rigurgiti di quelle ideologie che hanno lacerato il Novecento, come testimoniano, da un lato, gli episodi di antisemitismo e, dall'altro, gli sfregi lasciati nei giorni scorsi alla foibe di Basovizza - ha evidenziato Callari -; ma a Gorizia ieri, in occasione della cerimonia di apertura GO!2025, ha prevalso un altro spirito che è quello di un futuro di convivenza pacifica transfrontaliera e di una nuova amicizia". ARC/SSA/ep