Durante la visita con un gruppo di studenti e col sottosegretario
all'Istruzione Paola Frassinetti, stamani è stata scoperta una
scritta d'odio
Trieste, 8 feb - "Anche quest'anno, come accaduto nel 2024, a
ridosso della Giornata del Ricordo, si ripete un gesto vigliacco
e vergognoso, che infanga la nostra storia e umilia la memoria di
chi fu trucidato, fomentando odii e sentimenti di rivalsa. E
tanto è più grave quanto accaduto per la presenza di numerosi
giovani studenti che hanno raggiunto la Foiba per conoscere le
tragiche vicende di questo martoriato territorio".
Sono le parole dell'assessore regionale Fabio Scoccimarro che
questa mattina, assieme al sottosegretario all'Istruzione Paola
Frassinetti, ha partecipato a una visita guidata con gli allievi
dell'istituto comprensivo "Giuseppe Fava" di Mascalucia (Catania)
alla Foiba di Basovizza e al Centro di documentazione
multimediale. In questa occasione è stata scoperta una scritta
infamante all'ingresso del monumento della Foiba.
"L'esodo e la tragedia delle foibe non sono unicamente una
questione nazionale: si inseriscono in una prospettiva più
grande, in cui le vittime italiane furono solo una parte della
'pulizia rivoluzionaria' messa in atto dal comunismo titoista. È
importante far conoscere queste vicende ai nostri giovani
affinché comprendano la realtà di ciò che è stato e crescano
maturando una concreta e vera cultura della pace" ha detto
Scoccimarro.
"Quest'anno, nel Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza,
lunedì 10 febbraio prossimo, sarà messa in particolare rilievo la
dimensione internazionale di questa immane tragedia: un dramma
che risiede nei tre volti dei martiri della Chiesa Cattolica,
vittime della brutale dittatura comunista di Tito, che
appartenevano a tre diverse nazionalità, a conferma del fatto che
la violenza del regime jugoslavo non faceva distinzioni etniche".
Da parte dell'assessore Scoccimarro un plauso "Alla commissione
slovena che ha fatto luce sulle oltre 700 fosse comuni e foibe,
nelle quali trovarono la morte più di 100.000 cittadini slavi. Il
dato dimostra come le vittime italiane rappresentassero un
capitolo di una repressione sistematica che colpì
indistintamente chiunque fosse ritenuto un ostacolo al progetto
totalitario".
"Nei nostri territori, il secondo dopoguerra non si può ancora
considerare concluso se, sulle vette del Cocusso e del Sabotino,
campeggiano ancora scritte inneggianti al Maresciallo Tito - ha
osservato Scoccimarro -. La formula rinnovata del 'Concerto dei
Tre Presidenti' è certamente un segnale molto positivo, ma
l'azione più concreta e significativa sarebbe quella di rimuovere
quei simboli d'odio. In passato avevo proposto all'allora
presidente Borut Pahor di cancellare le scritte e di sostituirle
con una croce, posizionata insieme dai nostri giovani italiani e
sloveni come segno di fratellanza e memoria condivisa. Ancora
attendo questo gesto simbolico importante che, se messo in atto,
contribuirà al definitivo superamento degli odi del 'secolo
breve'".
L'assessore Scoccimarro si è detto onorato della presenza odierna
del sottosegretario Paola Frassinetti alla Foiba di Basovizza e
al Centro di documentazione multimediale assieme agli studenti
del "Giuseppe Fava" di Mascalucia: "La sua visita nei luoghi
simbolo del confine orientale dimostra la vicinanza del Governo a
queste tematiche, per troppo tempo taciute e lontane dai libri di
storia".
ARC/PT/al