NIQAB A SCUOLA. NOVELLI (FI): PRONTA UNA MOZIONE DEL NOSTRO GRUPPO

(ACON) Trieste, 6 feb - "Creare un tavolo permanente con tutti gli imam ed i rappresentanti dei centri di preghiera musulmana presenti in Friuli Venezia Giulia per avviare, passando attraverso una ferma e radicale condanna di qualsiasi atto terroristico, passato, presente e futuro, un dialogo che aiuti a conoscere meglio queste comunità. Contestualmente, fare il punto sul loro livello di integrazione ed accettazione dei principi e dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, nonché sulla conoscenza e rispetto delle normative italiane. Sono i due impegni politici che il gruppo di Forza Italia ha inserito in una mozione finalizzata ad accendere un faro, finalmente, sulle troppe zone d'ombra che caratterizzano il rapporto tra la nostra società e i rappresentanti delle comunità islamiche in Friuli Venezia Giulia". Lo fa sapere in una nota Roberto Novelli, esponente regionale di Forza Italia in Consiglio regionale e primo firmatario della mozione che ricorda "i recenti fatti di cronaca, tra i quali l'arresto nel dicembre scorso di un cittadino residente a Monfalcone accusato di far parte di un'associazione terroristica dedita alla propaganda pro Al Qaeda e favorevole all'istituzione di uno Stato Islamico". L'esponente forzista spiega che "la mozione fa seguito alla notizia di alcune studentesse frequentanti un istituto scolastico superiore di Monfalcone che si presentano a scuola indossando il niqab, velo che copre interamente il capo ed il volto lasciando scoperti solo gli occhi e che ogni mattina devono essere identificate da una referente del plesso in un'area separata dalla vista dei compagni per l'ingresso in classe. Questo caso riporta alla ribalta un fenomeno già denunciato più volte e troppo spesso minimizzato o ignorato da una certa parte politica". Novelli auspica che "questa volta, anche leggendo le considerazioni di colleghi di altri partiti, dovremmo arrivare alla sottoscrizione di un documento che appiani le divergenze e che certifichi una condanna unanime della politica verso ogni tipo di prevaricazione, violenza o sottomissione della donna. L'obiettivo non è mettere le bandierine ma trovare una condivisione che prescinda dalle appartenenze per il bene della nostra società, della libertà e della parità dei diritti". ACON/COM/sm