(ACON) Trieste, 4 feb - "L'integrazione e la pacifica
convivenza in una comunità devono essere concetti e regole
basilari da seguire, nel rispetto delle regole collettive e delle
convinzioni di ognuno. Il volto coperto va inteso, in questo
senso, come un ostacolo alla piena ed effettiva integrazione,
soprattutto all'interno di una scuola".
Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti, che attraverso una lettera, inviata
ieri alla direttrice generale dell'Ufficio scolastico regionale,
Daniela Beltrame (e per conoscenza all'assessore regionale
all'Istruzione, Alessia Rosolen), chiede un'interpretazione
univoca per tutti gli istituti scolastici del Fvg che vieti
l'utilizzo del niqab all'interno delle aule scolastiche.
A seguito delle segnalazioni ricevute in questi giorni da docenti
e genitori, dunque, Moretti ha chiesto chiarezza su una questione
che "non può essere lasciata all'autonoma gestione del singolo
dirigente scolastico".
Quella del volto coperto, prosegue, "è una cultura che confligge
con princìpi essenziali in cui ci riconosciamo. Non possiamo
accettare un principio per cui oggi il regime iraniano incarcera
e tortura le ragazze che non vogliono coprirsi i capelli".
A prescindere dai convincimenti e dalle sensibilità di ciascuno,
e senza tirare in ballo altre questioni del tutto improprie,
continua, "la copertura del volto non è un ostacolo solo al
riconoscimento della persona, ma lo è al processo di
integrazione: prioritariamente perché così si mette in
discussione il ruolo e la dignità della donna e il lavoro dei
docenti, e perché complica e rende sempre più problematiche le
relazioni all'interno della comunità monfalconese nel suo
insieme".
ACON/COM/fa