(ACON) Trieste, 3 feb - "Una mozione bizantina, magniloquente e
in sostanza oscura, diretta dal Consiglio alla Giunta affinchè
prepari la strada alla proposta di legge per la revisione dello
Statuto della Regione. Dai banchi dell'Opposizione è risuonata
coralmente una domanda: perché la Maggioranza consiliare ha
bisogno di condividere in Aula una richiesta di progettualità,
rivolta al proprio Esecutivo, che certamente non necessita
dell'unanime sostegno preventivo di quel Consiglio il cui ruolo è
e rimane centrale anche in caso di revisione statutaria?"
Lo afferma in una nota la consigliera Serena Pellegrino,
esponente di Alleanza Verdi e Sinistra in Consiglio regionale, a
margine dell'approvazione in Aula della mozione sulla revisione
dello Statuto del Friuli Venezia Giulia.
"Impossibile votare una mozione - aggiunge Pellegrino - che si
riferisce ad un generico aggiornamento dello Statuto regionale,
introduce molti temi e non ne sostanzia alcuno nel dispositivo,
e della quale non si comprende la pratica funzione ed utilità.
Parrebbe, nel succedersi talvolta surreale di spiegazioni, che la
principale sollecitazione perseguita dalla Maggioranza consiliare
è quella di assicurare al Friuli Venezia Giulia la massima
autonomia differenziata, così come riconosciuta dalla
Costituzione alle potestà legislativa delle Regioni a statuto
speciale".
"È passata quindi con il voto della sola Maggioranza la mozione
che ha impegnato Giunta a future iniziative di revisione
statutaria. Attenderemo - conclude l'esponente di Avs - con
disponibilità nelle sedi consiliari competenti allo specifico
percorso legislativo, le risultanze di questo lavoro, auspicando
abbia la nitidezza di contenuti e intenti mancati nella mozione
odierna".
ACON/COM/sm