(ACON) Trieste, 3 feb - "Gli incidenti stradali, oltre ad avere
un forte impatto negativo sull'economia familiare, sono un
rilevante problema di sanità pubblica, prima causa di morte al di
sotto dei 40 anni e dagli altissimi costi sociali".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della mozione 'Sostegno alle
città 30 e contrarietà al ddl sul nuovo Codice della strada'. "La
proposta, fin troppo avversata dei 30 km/h nei centri urbani e
bocciata da questa maggioranza regionale, avrebbe consentito di
ottenere uno spazio condiviso tra gli utilizzatori con la
possibilità di muoversi insieme nella stessa carreggiata che, se
così può apparire poco ordinata, in verità aumenterebbe il
gradiente di attenzione e quindi una maggiore sicurezza".
"È fondamentale - prosegue la vicepresidente del Gruppo Misto -
che la gerarchia della mobilità si capovolga: prima pedoni,
ciclisti e monopattini, poi mezzi pubblici e infine ciclomotori e
automobili. In tutto questo un ruolo fondamentale lo gioca il
servizio pubblico dei trasporti che va potenziato, solo così si
potrà invogliare i cittadini ad utilizzarli. La riduzione della
velocità nei centri abitati non solo contribuisce ad indurre uno
stato di benessere degli abitanti, ma vi è una riduzione drastica
di vittime e feriti con lesioni gravi, un miglioramento della
qualità dell'aria e una riduzione dell'inquinamento acustico,
senza dimenticare l'aumento della sicurezza per le persone
fragili e disabili e una riduzione della conflittualità tra i
vari utenti della strada e del consumo di carburante".
"Le strade ormai si sono trasformate in 'non luoghi'. La
riduzione della velocità - conclude Pellegrino - avrebbe promosso
il movimento a piedi o in bici, incidendo così sul benessere
fisico e psichico e diventando un ulteriore fattore di
prevenzione e di risparmio della spesa sanitaria, ma così non
sarà".
ACON/COM/fa