(ACON) Trieste, 3 feb - "E' una mozione chiara che vuole dare
il là a un'azione importante di revisione dello statuto della
Regione. Non è assolutamente un delegare la Giunta, in quanto
compito precipuo del Consiglio regionale, ma ci pare giusto, nel
rispetto dei ruoli, operare con un confronto tecnico. Quanto ai
contenuti non era certo opportuno elencare in questo documento i
settori nei quali si vorrebbe estendere la competenza autonoma
della Regione".
Lo afferma in una nota Mauro di Bert, capogruppo in Consiglio
regionale di Fedriga presidente e promotore della mozione,
approvata a maggioranza dall'Aula per una rivisitazione dello
dello Statuto speciale della Regione autonoma Fvg.
"Sono oramai trascorsi più di sessant'anni dall'approvazione
dello Statuto speciale del Friuli Venezia Giulia evidentemente
tarato in un contesto socio economico diverso da quello attuale.
Ne sono conferma alcuni interventi modificativi operati negli
anni. E ricordo che al momento è in corso l'iter procedurale per
giungere alla reintroduzione delle Province", ha detto il
capogruppo di Fp introducendo i contenuti dell'atto di indirizzo.
"Ciò che intende avviare questa Mozione - ha aggiunto - è un
percorso responsabile e possibilmente unanime di rivisitazione
dei contenuti statutari, mantenendoli al passo coi tempi e, se
possibile, ancor più efficaci, incisivi e adeguati a promuovere
al meglio l'azione che noi tutti siamo chiamati a esprimere,
nell'interesse comune".
"Da alcuni mesi - evidenzia Di Bert - il dibattito politico anche
nazionale si sta concentrando parecchio sulla parola 'autonomia',
tanto che l'evoluzione normativa in atto sta portando a una
rivisitazione del ruolo amministrativo e delle competenze per le
Regioni a Statuto ordinario, attribuendo loro maggiore autonomia
decisionale e gestionale, ma soprattutto responsabilizzando gli
amministratori nella gestione dei loro territori. Evidentemente,
il tutto nel rispetto di un quadro di garanzie essenziali a
tutela dei cittadini ed evitando che qualcuno possa restare
indietro".
"Di riflesso - conclude il consigliere regionale - questo
percorso rappresenta anche una nuova concreta opportunità per le
Regioni a Statuto speciale, per evolvere la propria autonomia e,
in questa fase, sarà molto importante vigilare affinché i
processi normativi in corso a livello centrale non comportino,
per così dire, un annacquamento della nostra specialità che,
anzi, auspichiamo di ritrovare alla fine dell'evoluzione in atto,
ancor più solida e rafforzata".
ACON/COM/sm