SALUTE. LISTE DI ATTESA. CAPOZZI (M5S): TROPPI MECCANISMI VIZIOSI

(ACON) Trieste, 3 feb - "Il fenomeno delle liste d'attesa, ormai è chiaro, innesca una serie di conseguenti meccanismi viziosi. Tra le malaugurate ripercussioni, infatti, pare doveroso citare l'emarginazione dall'accesso alle prestazioni pubbliche per quella consistente fetta di popolazione che non è in grado di trovare un'alternativa ed è così costretta a ricorrere alle prestazioni private, giungendo spesso a una rinuncia alle cure con pericolosi ritardi nelle diagnosi di patologie anche molto gravi". Lo evidenzia, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema legato al superamento e alla riduzione delle liste d'attesa per visite ed esami in Friuli Venezia Giulia, anche nel pieno rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). "Il mancato abbattimento delle liste d'attesa - prosegue l'esponente pentastellata, che oggi ha presenziato alla consegna di una petizione, corredata da 4.700 firme, promossa dall'Associazione diritti del malato odv di Udine e consegnata alla presidenza del Consiglio regionale - provoca anche un altro fenomeno che va doverosamente e repentinamente contenuto: quello dell'emigrazione sanitaria. Una piaga che, a sua volta, determina un aggravio di spesa per il Sistema sanitario regionale, anche in considerazione del fatto che una percentuale importante di cittadini e cittadine finisce per rivolgersi al privato accreditato dell'attiguo Veneto". "Benché si parli di miglioramento delle liste d'attesa - precisa Capozzi, aggiungendo ulteriori considerazioni al suo odierno intervento in aula, durante i lavori dell'Assemblea legislativa - esistono ancora criticità importanti in svariate aree della sanità regionale come Cardiologia, Oculistica e Diagnostica per immagini, che emergono chiaramente dal rapporto". "Il testo - sottolinea la rappresentante del M5S, alla luce del dibattito andato in scena nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste e degli approfondimenti effettuati dal Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione (Clcv) - ha altresì evidenziato un aumento delle attività intramoenia. Un servizio che utilizza strutture dell'ospedale stesso, dove i tempi medi sono decisamente inferiori ed è così possibile ottenere l'appuntamento per una visita nell'arco di una settimana. Il rapporto evidenzia anche una diversa risposta su base territoriale, giacché il feedback delle singole Aziende della nostra regione non è di certo omogeneo. Ne rintracciamo le cause sia davanti a errori gestionali, sia quale conseguenza della scarsa valorizzazione delle professioni sanitarie, le cui condizioni lavorative non consentono la conciliazione del lavoro con la dimensione familiare, mentre quelle retributive innescano una fuga verso il privato, dove le opportunità risultano assai più favorevoli". "Benché qualcuno voglia far passare il concetto secondo cui le liste d'attesa costituiscono un mezzo per attaccare la Giunta, anche la petizione presentata oggi - conclude Capozzi - ammonisce che, al contrario, si tratta di un problema fortemente sentito e ne auspica urgentemente la risoluzione. Bisogna quindi dominare le liste d'attesa, rafforzando in primo luogo il Servizio sanitario pubblico e non certamente depotenziandolo". ACON/COM/fa