INDUSTRIA FARMACEUTICA. CALLIGARIS (LEGA): EUROPA TUTELI BREVETTI

(ACON) Trieste, 3 feb - "Oggi, visto l'elevato costo della ricerca scientifica, il principale incentivo per l'investimento delle aziende farmaceutiche resta l'esclusiva più lunga sul mercato, ovvero il brevetto. Ogni dieci farmaci approvati dall'Ema solo tre provengono dalla ricerca europea, cinque da quella americana e due da quella cinese. Negli Stati Uniti il periodo di brevetto dei farmaci oscilla tra 10,5 e i 12,5 anni consentendo alle aziende farmaceutiche di rientrare dei costi della ricerca. Come gruppo Lega abbiamo voluto presentare questa mozione, oggi così attuale per porre la questione della difesa dell'industria farmaceutica italiana ed europea, che potrebbe essere danneggiata dalla riforma legislativa dell'Unione Europea". Lo dice, in una nota, il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Antonio Calligaris che ha presentato la mozione del Gruppo Lega discussa durante la seduta d'Aula. "Oggi l'Italia è leader in Europa nella produzione di farmaci - prosegue Calligaris - con 50 miliardi di valore raggiunti nel 2023. La nostra leadership in tale settore passa inevitabilmente anche attraverso la difesa della nostra industria in Europa". "La politica intrapresa dall'Unione europea - incalza l'esponente di maggioranza - che porta a 7,5 anni il periodo di esclusiva rischia di mettere in grande difficoltà le aziende europee ed italiane se non accompagnata, prima di tale abbassamento, dalla creazione di un fondo europeo per l'investimento pubblico nella ricerca farmaceutica come riportato e richiesto dal Piano Draghi sulla competitività europea". "Per questo abbiamo voluto impegnare la Giunta a rappresentare al Governo nazionale questa criticità. Perché, in assenza di un concreto investimento pubblico sulla ricerca, un'esclusiva troppo breve depotenzia la ricerca farmaceutica delle aziende e rischia di trasformare l'Europa in un distributore di farmaci statunitensi e cinesi con il paradosso che in assenza di un'industria europea i farmaci generici di importazione sarebbero comunque disponibili dopo 13 anni", conclude la nota. ACON/COM/mv