QUESTION TIME/4. IDROELETTRICO, TAGLIAMENTO, FOTOVOLTAICO E HYDROGEA

(ACON) Trieste, 3 feb - In Aula sono state presentate cinque interrogazioni a risposta immediata in materia di Difesa dell'ambiente ed energia, quindi di competenza dell'assessore regionale Fabio Scoccimarro. Rosaria Capozzi, del Movimento 5 stelle, ha chiesto il perché dei ritardi nelle assegnazioni delle concessioni di grande derivazione d'acqua a uso idroelettrico e ha ricordato che "non si devono più concedere proroghe: sono sotto gli occhi di tutti i ritardi nella costituzione della società regionale a capitale misto pubblico privato che rallentano il processo". Scoccimarro ha sottolineato la complessità del tema, ricordando che "richiede linee di intervento precise per un settore ritenuto strategico dalla Regione". Il responsabile politico dell'Ambiente Fvg ha quindi riportato l'iter già intrapreso per la formalizzazione della proprietà di parte delle opere, definite bagnate, di competenza regionale. "È in corso di approfondimento tecnico - ha spiegato - la procedura di acquisizione delle opere asciutte, per definire i valori che il nuovo gestore dovrà riconoscere a quello uscente. Procedure che in altre regioni stanno portando a notevoli ritardi. Continuiamo a prenderci cura di tutti gli aspetti dell'iter, da quello ambientale al finanziario". Due le interrogazioni presentate - rispettivamente da Serena Pellegrino (Avs) e dal capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, non presente alla seduta antimeridana - sul tema della nomina e remunerazione dei membri della commissione tecnica per la valutazione delle opere da realizzarsi sul fiume Tagliamento. L'assessore ha tenuto a chiarire che l'estensione a dodici del numero di tecnici del settore ed esperti segnalati dalle amministrazioni locali interessate "consente di garantire il massimo coinvolgimento dei territori. I Comuni hanno fatto pervenire un numero superiore di segnalazioni: ampliare la platea, permette la massima condivisioni e riscontro da parte di tutti" ha proseguito Scoccimarro, evidenziando la "confusione di notizie creata artatamente volendo utilizzare un tema così complesso per ledere l'immagine e l'azione della Giunta". Pellegrino, nella sua replica, ha ricordato le comunicazioni intercorse fra le parti con indicazioni diverse sul numero degli esperti da segnalare. Secondo l'esponente di opposizione, "non abbiamo trovato alcun riscontro sulla variazione dei componenti. Siamo ancora in attesa del grande nome internazionale". Sul tema della proliferazione incontrollata dei parchi fotovoltaici sull'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle zone agricole, ha chiesto delucidazioni Furio Honsell (Open): "Stiamo assistendo a una sollevazione generale su questo problema". Rispondendo all'interrogazione, l'assessore ha ricordato l'approvazione del ddl di recepimento della disciplina per l'individuazione delle aree idonee agli impianti di energia rinnovabile approvato dal Cal all'unanimità che deve passare in Consiglio regionale a fine mese. Scoccimarro ha voluto ribadire la volontà di sostenere una norma che, pur limitandosi alla delega riguardante le competenze regionali, "mira a tutelare il territorio regionale, sia per quanto riguarda l'agricoltura sia per il rispetto dell'ambiente". Nella sua replica Honsell, non soddisfatto, ha chiesto i motivi dei ritardi nell'individuazione dei siti idonei ricordando che "sono passati più di 8 mesi: cosa abbiamo aspettato?". In chiusura, Nicola Conficoni (Pd) ha illustrato la sua interrogazione su eventuali interventi della Regione per mitigare l'aumento delle tariffe, nello specifico da parte di Hydrogea di Pordenone. "L'aumento annuo del 5% delle tariffe di Hydrogea è previsto dalla deliberazione dell'assemblea dell'Ausir - ha chiarito Scoccimarro - e fa parte del Piano strategico dell'autorità, organo indipendente dalla Regione, diretta espressione dei sindaci. La Regione contribuisce in notevole misura, con aiuti finanziari sugli investimenti". Per il dem la risposta conferma che "nonostante la Regione copra con contributi il 70% degli investimenti, la società partecipata aumenta comunque le tariffe: una situazione che getta un'ombra sulle rassicurazioni prodotte. È stato deprecabile bocciare durante la Stabilità le nostre proposte per una maggiore attenzione verso questo problema". 4 - fine ACON/MV-fc