(ACON) Trieste, 3 feb - In Aula sono state presentate cinque
interrogazioni a risposta immediata in materia di Difesa
dell'ambiente ed energia, quindi di competenza dell'assessore
regionale Fabio Scoccimarro.
Rosaria Capozzi, del Movimento 5 stelle, ha chiesto il perché dei
ritardi nelle assegnazioni delle concessioni di grande
derivazione d'acqua a uso idroelettrico e ha ricordato che "non
si devono più concedere proroghe: sono sotto gli occhi di tutti i
ritardi nella costituzione della società regionale a capitale
misto pubblico privato che rallentano il processo".
Scoccimarro ha sottolineato la complessità del tema, ricordando
che "richiede linee di intervento precise per un settore ritenuto
strategico dalla Regione". Il responsabile politico dell'Ambiente
Fvg ha quindi riportato l'iter già intrapreso per la
formalizzazione della proprietà di parte delle opere, definite
bagnate, di competenza regionale. "È in corso di approfondimento
tecnico - ha spiegato - la procedura di acquisizione delle opere
asciutte, per definire i valori che il nuovo gestore dovrà
riconoscere a quello uscente. Procedure che in altre regioni
stanno portando a notevoli ritardi. Continuiamo a prenderci cura
di tutti gli aspetti dell'iter, da quello ambientale al
finanziario".
Due le interrogazioni presentate - rispettivamente da Serena
Pellegrino (Avs) e dal capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, non presente alla
seduta antimeridana - sul tema della nomina e remunerazione dei
membri della commissione tecnica per la valutazione delle opere
da realizzarsi sul fiume Tagliamento.
L'assessore ha tenuto a chiarire che l'estensione a dodici del
numero di tecnici del settore ed esperti segnalati dalle
amministrazioni locali interessate "consente di garantire il
massimo coinvolgimento dei territori. I Comuni hanno fatto
pervenire un numero superiore di segnalazioni: ampliare la
platea, permette la massima condivisioni e riscontro da parte di
tutti" ha proseguito Scoccimarro, evidenziando la "confusione di
notizie creata artatamente volendo utilizzare un tema così
complesso per ledere l'immagine e l'azione della Giunta".
Pellegrino, nella sua replica, ha ricordato le comunicazioni
intercorse fra le parti con indicazioni diverse sul numero degli
esperti da segnalare. Secondo l'esponente di opposizione, "non
abbiamo trovato alcun riscontro sulla variazione dei componenti.
Siamo ancora in attesa del grande nome internazionale".
Sul tema della proliferazione incontrollata dei parchi
fotovoltaici sull'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, in
particolare nelle zone agricole, ha chiesto delucidazioni Furio
Honsell (Open): "Stiamo assistendo a una sollevazione generale su
questo problema".
Rispondendo all'interrogazione, l'assessore ha ricordato
l'approvazione del ddl di recepimento della disciplina per
l'individuazione delle aree idonee agli impianti di energia
rinnovabile approvato dal Cal all'unanimità che deve passare in
Consiglio regionale a fine mese. Scoccimarro ha voluto ribadire
la volontà di sostenere una norma che, pur limitandosi alla
delega riguardante le competenze regionali, "mira a tutelare il
territorio regionale, sia per quanto riguarda l'agricoltura sia
per il rispetto dell'ambiente".
Nella sua replica Honsell, non soddisfatto, ha chiesto i motivi
dei ritardi nell'individuazione dei siti idonei ricordando che
"sono passati più di 8 mesi: cosa abbiamo aspettato?".
In chiusura, Nicola Conficoni (Pd) ha illustrato la sua
interrogazione su eventuali interventi della Regione per mitigare
l'aumento delle tariffe, nello specifico da parte di Hydrogea di
Pordenone.
"L'aumento annuo del 5% delle tariffe di Hydrogea è previsto
dalla deliberazione dell'assemblea dell'Ausir - ha chiarito
Scoccimarro - e fa parte del Piano strategico dell'autorità,
organo indipendente dalla Regione, diretta espressione dei
sindaci. La Regione contribuisce in notevole misura, con aiuti
finanziari sugli investimenti".
Per il dem la risposta conferma che "nonostante la Regione copra
con contributi il 70% degli investimenti, la società partecipata
aumenta comunque le tariffe: una situazione che getta un'ombra
sulle rassicurazioni prodotte. È stato deprecabile bocciare
durante la Stabilità le nostre proposte per una maggiore
attenzione verso questo problema".
4 - fine
ACON/MV-fc