BERTOSSI SU APERTURE DOMENICALI E TERRITORIO

Trieste, 16 gen - Primo tavolo di concertazione oggi a Trieste tra Regione e parti sociali per l'avvio del dialogo sul decreto di legge di modifica della disciplina organica sul turismo (L.R.2/2002) e della legge regionale sul commercio (L.R.29/2005). Convocato dall'assessore regionale alle AttivitÖ Produttive Enrico Bertossi, ß servito a inquadrare i tre temi che lo scorso anno l'assessore stesso si era impegnato ad affrontare nella definizione delle linee programmatiche per lo sviluppo del commercio regionale nel 2007. Bertossi ha invitato i presenti a fare proposte che consentano di arrivare da un lato ad un restringimento dei parametri di identificazione tra alimentare e non alimentare e dall'altro ad una reale omogeneitÖ degli ambiti territoriali. L'assessore ha chiesto anche di inviare al più presto eventuali contributi al nuovo disegno di legge per consentire il riavvio delle assemblee degli Enti locali. Resta calda la questione delle aperture domenicali, un tema affrontato anche, ha ricordato Bertossi, in una ricerca della Bocconi secondo la quale il 79,5 dei consumatori italiani giudica opportuna l'apertura di ogni domenica dell'anno di almeno metÖ dei centri di grande distribuzione. Bertossi, che ha chiesto di privilegiare i rapporti costruttivi, ha ribadito le scelte della Giunta regionale su quest'argomento. "Se si pone, da parte delle parti sociali, il problema della tutela dei lavoratori e dei piccoli imprenditori l'amministrazione regionale ß al vostro fianco - ha detto Bertossi - ma non ß possibile chiedere alla Regione di imporre l'obbligo di chiusura quando quest'ultimo ß esercitabile al meglio attraverso l'accordo tra le parti". Secondo l'assessore il nocciolo della questione ß "la competitivitÖ del nostro sistema commerciale". Per questo occorre evitare di "chiudere all'interno di un regime ristretto di aperture domenicali i grandi centri commerciali esistenti ed in via di realizzazione". Un sistema cui "non dobbiamo tarpare le ali, nel momento in cui Slovenia e Austria stanno sviluppando una politica commerciale aggressiva e il Veneto non ß da meno", ha ricordato Bertossi, notando che "non si può ignorare questo processo ma abbiamo il dovere di governarlo". ARC/Luciana Versi Zambonelli