(ACON) Trieste, 31 gen - "Ci saremmo stupite del contrario e,
proprio per questo motivo, abbiamo atteso la conferma ufficiale
in merito alla 'non chiusura' del reparto di cardiologia
nell'ospedale di Gorizia. Ciò dopo le smentite di Asugi ma,
soprattutto, alla luce delle rassicurazioni dell'assessore
regionale Riccardi, da noi ricevute ormai cinque anni or sono".
Lo evidenzia, attraverso una nota stampa condivisa con la collega
Ilaria Dal Zovo (coordinatrice territoriale per l'ex provincia di
Gorizia), la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), in
merito al delicato tema legato al nosocomio isontino ed
esprimendo soddisfazione per il mantenimento dell'operatività del
reparto medico.
"Sicure dell'importanza di questo reparto, già nel 2020 - si
ricorda nella nota - avevamo interrogato l'assessore Riccardi per
mettere a tacere le stesse voci che circolavano fin da allora.
Se, dopo un lustro, se ne parla ancora, evidentemente qualcuno ai
vertici del sistema sanitario ci prova sempre e poi, a seconda
delle reazioni e della prossimità delle successive elezioni,
ritira la manina. Meglio così, comunque".
"Tutto da decidere, invece, riguardo l'altrettanto delicato
futuro dell'Unità di terapia intensiva cardiologica (Utic). Il
fatto che l'esponente dell'Esecutivo - conclude la nota stampa -
non si sbilanci su quale unità voglia chiudere tra Gorizia e
Monfalcone, sembra far capire che, di fronte alle prossime
elezioni amministrative nella città dei cantieri, tutti gli
allarmi sulla sicurezza di pazienti e operatori possono
aspettare".
ACON/COM/sm