FORMAZIONE. VI COM: AUDITI CHIEDONO REVISIONE PDL SUBACQUEA LAVORATIVA

(ACON) Trieste, 30 gen - Dal cambio del nome della legge, alla modifica dei parametri sui limiti di azione degli operatori tecnici subacquei. Sono alcune delle proposte di modifica alla proposta di legge 25 in materia di subacquea industriale avanzate dai portatori di interesse auditi oggi in VI Commissione consiliare, presieduta da Roberto Novelli (Forza Italia). "Un testo di legge che nasce dal dialogo con i cittadini - ha sottolineato in apertura il primo firmatario, il consigliere leghista Giuseppe Ghersinich -, con l'obiettivo di certificare la formazione degli operatori subacquei, mettendoli così in grado di operare in ambito internazionale e in un mercato in continua espansione". "Il settore della subacquea lavorativa manca totalmente di una normativa organica - ha spiegato Erik Merson della Kdm Sub Service -. Non c'è un contratto nazionale, né regole chiare in materia di sicurezza. In questo contesto il focus è sulla formazione. Da qui, la proposta di cambiare il titolo della legge: da "Norme per l'esercizio delle attività della subacquea" a "Norme per la definizione dei percorsi formativi dei soggetti operanti nell'ambito della subacquea lavorativa" e non solo industriale, perché ci sono altri ambiti come quelli edile, navale, dell'allevamento o ambientale", ha spiegato ancora Merson. Rivedibile, poi, anche secondo Mark Ronconi della Sub Sea Loperfido, il limite di -30 metri per l'operatività di un Ots di primo livello. Poter operare fino a una profondità di -50 offrirebbe, infatti, più opportunità di lavoro, considerati anche gli elevati costi di formazione, che possono raggiungere i 20mila euro. "Il ministero del lavoro ha individuato alcuni limiti per le qualifiche di primo e secondo livello - ha spiegato Lorenzo Lucia, della Geomar sommozzatori -, ma potrebbe essere introdotto un percorso unico di formazione per entrambi i livelli con l'utilizzo di attrezzature specifiche, che possa essere speso anche all'estero". "La difficoltà per i sommozzatori italiani - ha aggiunto Luca Delbello della Tdf - è proprio vedersi riconoscere i propri titoli in altri Paesi". Una criticità sottolineata anche da Maurizio Chines della Saipem, intervenuto in videoconferenza, così come il comandante della Capitaneria di porto di Trieste, Luciano Del Prete, che ha chiesto alla Commissione qualche giorno in più per approfondire meglio gli ultimi documenti presenti in esame. "Apprezzo la proposta del consigliere Ghersinich, che ci ha aperto gli occhi su una problematica importantissima - ha esordito Furio Honsell (Open) -. Mi stupisce la mancanza di norme nel settore, così come la carenza di tutele per i lavoratori. Guardando alla proposta di legge, bene i contributi per chi vuole accedere alla formazione, ma non spiega come la Regione intenda procedere nel concreto con gli accreditamenti". "Dialogando con i diretti interessati, affrontiamo un tema emergente e importante come l'economia del mare, auspico sostenibile - ha aggiunto Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) -. Lavoreremo sulle proposte e sulle indicazioni degli auditi, ma è bene che anche il presidente Fedriga si faccia portavoce a livello nazionale delle richieste che giungono dagli operatori del settore". Rosaria Capozzi (M5S) ha chiesto se c'è la possibilità per la Regione Fvg, in virtù della sua specialità, di creare un registro degli Ots riconosciuto in ambito internazionale. L'esperienza della Sicilia, hanno spiegato gli auditi, indica che la strada non è percorribile. "La subacquea è un'occasione importante per attrarre i giovani - ha sottolineato Laura Fasiolo -. Come Pd ci impegniamo a mettere sotto la lente formazione e prevenzione, senza creare illusioni per chi vuole intraprende questa professione". "Avere una formazione certificata è un'esigenza reale - ha sottolineato Carlo Bolzonello (Fedriga presidente) - ma attenzione a non innescare un meccanismo burocratico di difficile gestione, che potrebbe far perdere di vista l'obiettivo reale dell'azione". Ringraziando auditi e consiglieri per gli spunti apportati alla discussione, il presidente della Sesta, Novelli, ha rinviato i lavori a metà febbraio quando la proposta di legge, probabilmente modificata e integrata, tornerà all'esame della Commissione. ACON/AA-fa