Salute: Riccardi, dopo Rete oncologica sfida della non autosufficienza

L'assessore a Udine ha aperto i lavori del seminario sulla "Sicurezza e qualità delle cure" Udine, 30 gen - "La Rete oncologica, che finalmente dopo trent'anni di discussioni il Friuli Venezia Giulia avrà, comporterà anche la revisione degli assetti chirurgici regionali che conseguentemente porterà anche una revisione della rete ospedaliera regionale con un indispensabile riordino anche tra gli ospedali hub e gli ospedali spoke fino ai presidi della sanità territoriale. Dentro a questo c'è l'importante tema della sicurezza delle cure, del rischio clinico e delle infezioni. Sul quale il nostro sistema sanitario, grazie a chi su questo opera ormai da anni, ha fatto un grande lavoro che ha prodotto importanti risultati e che deve continuare per assicurare ai pazienti esiti di cura sempre di più elevata qualità". Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale alla Salute e politiche sociali, Riccardo Riccardi, a Udine aprendo i lavori della "Giornata regionale della sicurezza e qualità delle cure 2025" nell'auditorium Comelli della sede della Regione. Un seminario per approfondire il tema dell'integrazione tra l'ospedale e il territorio e la questione della sicurezza delle cure all'interno di una rete capace di garantire cure sempre più sicure nella transizione tra i vari setting assistenziali. "L'altra grande questione aperta - ha aggiunto Riccardi - purtroppo ancora sottovalutata è quella legata alla non autosufficienza. Se consideriamo che il sistema regionale della non autosufficienza conta due volte e mezzo i posti letto rispetto a quelli di tutti i nostri ospedali, è facile capire come questo tema sarà davvero centrale per il futuro del sistema sanitario regionale". "Se a ciò si aggiunge che abbiamo raggiunto il primato della regione più vecchia d'Italia - ha sottolineato l'assessore, ringraziando e augurando buon lavoro ai partecipanti al seminario - è facile intuire che quella della cura e della gestione assistenziale delle persone anziane è la vera grande sfida che, sia la politica che tutto il sistema sanitario e socio-sanitario, hanno oggi di fronte e sulla quale dovremo impegnarci tutti per immaginare anche forme nuove al fine di garantire una qualità delle cure e della vita a una popolazione che sarà sempre più anziana". ARC/LIS/ma