Trieste, 24 mag - La diffusione nelle aree di frontiera italiana e slovena delle due lingue attraverso il coinvolgimento delle rispettive minoranze: è questo l'obiettivo di JezikLingua, progetto del valore di 3 milioni di euro finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007 - 2013.
Per l'assessore alle Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti il progetto, che partirà entro un mese e durerà tre anni, "è importante ed innovativo, rafforza i rapporti tra le comunità minoritarie lungo i nostri confini e, con la collaborazione delle Università di Udine, Trieste, Capodistria e Ca'Foscari di Venezia promuove il multilinguismo nei settori più diversi".
Con una serie di iniziative a partire dalle scuole, JezikLingua servirà così, ha detto l'assessore "a mettere in connessione aspetti della cultura italiana in Slovenia e slovena in Italia che in passato erano talvolta in contrapposizione ed oggi trovano sinergie finalizzate allo sviluppo sociale ed economico dell'area transfrontaliera".
Federica Seganti ha presentato il progetto oggi a Trieste assieme ai presidenti della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul, della Slovenska Kulturno Gospodarska Zveza (SKGZ)-Unione culturale economica slovena, Rudi Pavsic e della Svet Slovenskih Organizacij (SSO)-Confederazione organizzazioni slovene, Drago Stoka, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il console di Slovenia a Trieste, Bojana Cipot, ed il prosindaco di Capodistria, Roberto Siriani.
Tremul ha ringraziato la Slovenia e l'Italia, ed in particolare il Friuli Venezia Giulia, per aver dato rapido avvio al progetto, sottolineandone la valenza per l'incremento socio-culturale del territorio coinvolto, mentre Pavcic e Stoka hanno evidenziato l'importanza di quest'iniziativa in un'ottica europea.
Lead partner del progetto è l'Associazione temporanea "Jezik-Lingua", composta dall'Institut za slovensko kulturo (Istituto per la cultura slovena) di San Pietro al Natisone, dalla Slovenska Kulturno Gospodarska Zveza (SKGZ)-Unione culturale economica slovena e dalla Svet Slovenskih Organizacij (SSO)-Confederazione organizzazioni slovene.
Partner del progetto sono, in Italia, l'Università Ca'Foscari di Venezia e quelle di Trieste e Udine, il Centro studi Jacques Maritain e il Consorzio universitario del Friuli. In Slovenia, a Capodistria, sono coinvolte l'Università del Litorale, l'Associazione degli appartenenti alla comunità nazionale italiana, la Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana, il Centro italiano di promozione, culturaformazione e sviluppo "Carlo Combi" e la Biblioteca centrale "Srecko Vilhar".
Tra le attività previste in Italia vi è la creazione di un Centro multimediale per la promozione della lingua e della cultura slovena che avrà sede a San Giovanni al Natisone, mentre a Capodistria avrà invece sede un Centro info-libro, polo informativo per la presentazione delle pubblicazioni edite dalla minoranza italiana.
Tra le iniziative per promuovere la conoscenza dello sloveno in Italia e dell'italiano in Slovenia, ci saranno servizi linguistici destinati ad enti, organizzazioni ed in genere al mondo del lavoro. Le scuole saranno coinvolte con la creazione di reti di collaborazione permanenti e scambio di know-how.
ARC/LVZ