Udine, 22 gen - "La nuova monografia sull'archeologia urbana
udinese restituisce trent'anni di ricerca su tremila anni di
storia, dai primi nuclei abitativi alla moderna città, ed apre a
nuovi studi di grande interesse scientifico. Un'opera che
rappresenta una solida base per consolidare la candidatura Unesco
della rete dei siti protostorici locali, incluso il colle del
Castello".
È il commento del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Cultura Mario Anzil a margine della presentazione
della monografia 'Archeologia urbana a Udine' che si è tenuta
stasera nella sede della Fondazione Friuli nel capoluogo friulano.
"La Regione non può che rivolgere un plauso al Museo Friulano di
Storia Naturale e a tutti coloro che hanno contribuito a questa
pubblicazione, poiché l'approfondimento della storia, la
valorizzazione di nuove scoperte e la conoscenza del nostro
passato ci aiutano ad interpretare il futuro".
Anzil ha poi ricordato il contributo di 60mila euro che la
Regione ha concesso al Comune di Udine a sostegno della
candidatura a patrimonio Unesco che include 18 comuni nel
progetto 'Il colle del Castello di Udine e la rete dei tumuli e
dei castellieri friulani'.
"La valorizzazione di tumuli e castellieri abbraccia una porzione
del territorio friulano e del medio Friuli, in particolare,
ancora poco conosciuta e valorizzata. Una rete plurale di siti
che trova un riflesso nell'approccio altrettanto diverso di
questa monografia, che attraverso l'analisi di informazioni di
diversa natura offre uno sguardo nuovo e generale sul centro
urbano sviluppatosi tra Protostoria e Rinascimento".
Alla presentazione ha preso parte anche Mark Pearce, archeologo e
docente all'università di Nottingham, che ha offerto un ulteriore
punto di vista sulle scoperte che riguardano Udine e il centro
storico.
Il prezioso volume 'Archeologia urbana a Udine' conta più di 400
pagine di grande formato, interamente a colori, e raccoglie il
contributo scientifico di oltre venti esperti di varie
istituzioni.
ARC/SSA/gg