(ACON) Trieste, 21 gen - "Soltanto pochi giorni or sono, quando
l'allarme occupazione aveva ufficialmente coinvolto anche 200
lavoratori della U-Blox, avevamo auspicato per l'ennesima volta
un immediato e concreto intervento da parte di Governo e Regione
Friuli Venezia Giulia per affrontare un problema sempre più
ramificato. Oggi, leggendo la nota tematica diramata dagli
assessori regionali Bini e Rosolen, ci accorgiamo che, oltre a
una ricostruzione storica del problema, allargato ad altre realtà
giuliane come la Flextronics, si punta soprattutto a magnificare
ciò che 'doverosamente' è stato fatto in altri contesti,
piuttosto che a illustrare una più che mai necessaria strategia
operativa per affiancare dipendenti e parti sociali nella difesa
degli stabilimenti produttivi e dei posti di lavoro".
Lo evidenzia la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento
5 Stelle) che, in una nota stampa congiunta con il collega
capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, prende la parola sul
delicato tema occupazionale che riguarda ormai centinaia e
centinaia di famiglie della regione.
"Concordiamo anche noi, insieme agli esponenti dell'Esecutivo
regionale, riguardo la mancanza di responsabilità - aggiungono
gli esponenti pentastellati - da parte delle aziende coinvolte
nei confronti del territorio e della comunità. Esplicito
disinteresse, al quale però aggiungiamo una altrettanto evidente
mancanza di limpidezza e di correttezza alla base di due vertenze
che coinvolgono oltre 500 lavoratori e lavoratrici".
"Tante promesse, ma anche tante decisioni già prese alle spalle
delle istituzioni, che portano tutte nella stessa direzione.
Comunicazioni tardive e incomplete, pretestuose e fumose, alle
quali - precisano Capozzi e Patuanelli - hanno fatto seguito
giustificazioni poco credibili e rassicurazioni altrettanto
preoccupanti".
"Ribadiamo nuovamente che la convocazione di un tavolo immediato
- sottolineano i rappresentanti del M5S - potrebbe costituire un
prezioso punto di partenza, anche andando a stabilire una deroga,
come richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali, al numero
minimo del personale interessato da crisi".
"Al tempo stesso, per garantire una continuità ai siti
industriali coinvolti dalle problematiche, le contrattazioni con
le parti datoriali - concludono Capozzi e Patuanelli - vanno
supportate con forza e unità da tutte le forze politiche per
garantire, insieme al Governo, l'utilizzo degli strumenti
necessari".
ACON/COM/fa