MOLINARO, ALBA PRATALIA ARABA E' INNOVAZIONE SOCIALE

Udine, 14 mag - ''Alba pratalia araba...'': non è un'astrusa denominazione per qualche nuovo festival ma un verso di un indovinello veronese dell'ottavo-nono secolo che segnava il momento del trapasso tra la grande lingua latina e le nuove lingue neo-latine che da essa stavano nascendo. Da qui la scelta come titolo di un'iniziativa sulla ''Letteratura in lingua friulana. Dinamiche tendenze prospettive'' presentata oggi a Udine nella sede dell'Agenzia regionale per la Lingua Friulana (Arlef) alla presenza dell'assessore all'Istruzione e Cultura del Friuli Venezia Giulia Roberto Molinaro. L'iniziativa - che si svolgerà il 27 e il 28 maggio prossimi tra l'Università di Udine e i Colonos di Villacaccia di Lestizza (Udine) - vede impegnati in prima fila l'Arlef e l'Università di Udine e, per gli aspetti organizzativi, l'Associazione culturale Colonos, ''in una sinergia non solo opportuna ma necessaria - ha affermato Molinaro -. Infatti, se da un lato l'Arlef funge da braccio operativo della Regione nell'attuazione della LR 29/2007 sulla tutela della lingua e della cultura friulana, all'Università sono demandate ricerca e formazione nel settore. I Colonos, poi, si distinguono per la qualità dell'attività''. Finalità del convegno, quindi, - come hanno rilevato il presidente e il direttore dell'Arlef, Lorenzo Zanon e Massimo Duca - è la necessità di riflettere sulla vitalità della letteratura friulana, specie dopo l'ultima edizione del Premio San Simone di Codroipo che ha fatto registrare un arretramento rispetto al passato, con l'abolizione della sezione (Premio San Simonut) riservata alle scuole''. Nel momento in cui la Regione è impegnata direttamente nella stesura dei Regolamenti per la legge 29 e l'Arlef sta provvedendo alla stesura del Piano delle politiche linguistiche che dovrebbe partire dal 2011, ''parlare di letteratura - ha affermato Molinaro - può sembrare obsoleto. Dobbiamo invece capire, e questo convegno ci aiuterà a farlo, come la letteratura si sposa con le nuove tecnologie e che ruolo può avere''. ''Non si tratta - ha continuato l'assessore - di tutelare solo una lingua, ma tutto un patrimonio umano, sociale e culturale in una visione innovativa: e la base per una vera innovazione è la cultura''. Sui contenuti della due-giorni si è poi soffermato Federico Rossi dei Colonos. Il 27 maggio, a Palazzo Antonini di Udine, dalle ore 15 vi sarà il convegno su ''La letteratura in friulano a confronto con quella di altre comunità linguistiche'', realizzato in collaborazione con il Centro interdipartimentale di ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli e con il Dipartimento di lingue e civiltà dell'Europa centro-orientale dell'Università del Friuli e che vedrà il confronto tra scrittori, docenti, esperti italiani e stranieri. Per il giorno 28, ai Colonos di Villacaccia, sono previsti un workshop con la presenza di diversi intellettuali friulani che si soffermeranno su vari aspetti della letteratura in friulano: dalla poesia alla narrativa, dal teatro all'editoria alla traduzione (ore 16.30). In serata (ore 20.45) Conferenza-Performance su ''Una lingua da inventare: esperienze e progetti'' con l'intervento di artisti, critici d'arte, registi, musicisti, sceneggiatori, scrittori e attori. ARC/NNa