(ACON) Trieste, 15 gen - "Sul tavolo per il Tagliamento e il
comitato di esperti domina il caos. Serve mettere un punto fermo
e capire innanzitutto quali siano state le indicazioni dei Comuni
interessati, ma anche chiarire la situazione dei progetti".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) che sulla questione della messa in sicurezza del fiume
Tagliamento annuncia due accessi agli atti.
"Ai Comuni era stato scritto che i tecnici sarebbero stati
cinque, mentre ci ritroviamo con un elenco di 12 esperti che ha
lasciato perplessi diversi amministratori locali. Proprio per
questo ho depositato un accesso agli atti chiedendo copia di
tutte le lettere inviate dai 42 Comuni interessati, per capire
quali sono state le indicazioni dei singoli Comuni, visto che
nelle settimane scorse c'era stato un faticoso tentativo di
sintesi fra le amministrazioni, allo scopo di individuare dei
nominativi condivisi" continua la consigliera dem, secondo la
quale "rimane poi la grande incognita di chi pagherà questi
esperti, perché ancora non è chiaro come la Regione intende
muoversi su questo fronte".
Ma mentre si costituisce il Comitato di esperti che potrebbero
essere chiamati ad aprire la fase 2 del Laboratorio Tagliamento,
"l'assessore continua a ribadire che il 2025 sarà dedicato alla
redazione dei documenti necessari per la progettazione
definitiva". Quindi, si chiede Celotti, "cosa succederà se dal
confronto fra gli esperti designati dai Comuni e l'Autorità di
bacino dovesse emergere che le soluzioni prospettate, e di fatto
già sposate dalla Regione, non sono efficaci o sostenibili?".
Per questo la consigliera del Pd ha presentato un secondo accesso
agli atti, per capire se esistono già degli incarichi per la
redazione dei documenti propedeutici alla progettazione del ponte
traversa o per la progettazione stessa delle opere.
"Il senso di questo gruppo di esperti è trovare soluzioni
efficaci e percorribili, perché c'è in gioco la sicurezza delle
comunità e la tutela di un patrimonio unico. A questo punto non
possiamo limitarci a dire che 'qualcosa bisogna fare', dobbiamo
trovare invece soluzioni efficaci e sostenibili. E a giudicare
dagli interventi che ho ascoltato in audizione, sull'efficacia e
la sostenibilità della traversa i dubbi degli esperti e dei
tecnici sono davvero molti", conclude Celotti.
ACON/COM/fa