SALUTE. MASSOLINO (PAT-CIV): RITARDO SOCCORSI A TS, NUOVO ACCESSO ATTI

(ACON) Trieste, 14 gen - "A oltre un anno dalla morte della persona colpita a Roiano (Trieste) da infarto dopo aver atteso l'ambulanza per 46 minuti, ho presentato una nuova richiesta di accesso agli atti all'Agenzia regionale di coordinamento per la salute (Arcs)". Così in una nota la consigliera regionale Giulia Massolino, di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg. "La risposta dell'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, alla mia interrogazione non è accettabile sotto diversi punti di vista - spiega la Massolino -. In primis, affermare che Arcs non abbia potuto rispondere alla richiesta di accesso agli atti dello scorso anno, inviando gli audio delle telefonate perché non fosse disponibile un software per eliminare i dati sensibili è assurdo: a parte l'investimento minimo per i software a pagamento, ne esistono anche molti gratuiti. Per questo abbiamo deciso di procedere con una nuova richiesta di accesso agli atti, anche in considerazione che la risposta di Riccardi si basava sulla registrazione che ci è stato impedito di ascoltare". Prosegue la consigliera: "Riccardi ha inoltre affermato che 'il chiamante lamentava l'impossibilità di alzare gli arti inferiori, di essere a terra, ma di avere aperto la porta, e non lamentava alcun sintomo correlabile a una patologia cardiocircolatoria. Non veniva segnalata dispnea, dolore toracico o simili'. Dall'esame delle registrazioni audio del Nue 112, invece, risulta che il chiamante abbia detto all'operatrice 'possibile infarto' e 'non riesco a stare in piedi e sto per svenire', sintomi ben diversi dall'l'impossibilità di alzare gli arti inferiori, in quanto la difficoltà a mantenere la stazione eretta e la sensazione di incombente perdita di coscienza possono essere determinati da ipoafflusso ematico al cervello, spesso conseguente a ipotensione che può avere varie cause, da benigne come quelle determinate da ipertono vagale a minacciose per la vita come aritmie cardiache, embolia polmonare, emorragie interne. Possono essere i primi e unici sintomi a indicare l'insorgere di uno stato di shock con compromissione delle funzioni vitali, di ipoglicemia e intossicazioni, tutte patologie che richiedono interventi in emergenza. Non si poteva escludere una causa cardiovascolare, considerando che nell'ambito dell'emergenza la regola è sospettare sempre la situazione più pericolosa, cioè ipervalutare". "Che l'evento in questione non risulti tra le situazioni per le quali è presente obbligatorietà di attivazione della procedura di evento sentinella, come testualmente affermato dall'assessore, è smentito dagli atti del ministero della Salute, che lo prevede in caso di 'morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione del codice triage nella Centrale operativa 118 e/o all'interno del Pronto Soccorso'. Riteniamo dunque sia nostro dovere continuare a indagare - conclude l'autonomista - non solo per ottenere verità e giustizia per il caso singolo, sebbene eclatante, quanto per garantire che simili episodi non capitino nuovamente". ACON/COM/rcm