SICUREZZA. NOVELLI (FI): TROPPA VIOLENZA, PIÙ POTERI A FORZE ORDINE

(ACON) Trieste, 13 gen - "Tornano le aggressioni, le risse, i coltelli, adesso anche le spranghe. A Udine come a Trieste, sugli autobus come nelle strade. Come un fiume carsico la violenza, dopo un breve periodo di apparente letargo, è riesplosa nelle nostre città, seminando inquietudine e apprensione. Qualcuno pensa che dobbiamo rassegnarci a sottometterci a queste bande di delinquenti? Io ho un'idea diversa: è urgente modificare le normative e dare più poteri alle forze dell'ordine, affinché possano intervenire con autorevolezza e con la garanzia che la legge tutela loro e non i criminali". Lo afferma in una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, secondo il quale "è tempo di abbassare il sipario sui messaggi rassicuranti, minimizzanti, cloroformizzanti. Chi sono gli aggressori di Galleria Astra a Udine? Da dove vengono? Ci sono telecamere e sistemi per riconoscerli: usiamoli e puniamoli. Non può esserci assuefazione, non deve essere sdoganato il messaggio per cui un genitore con un bambino piccolo sia costretto ad abbassare lo sguardo se incrocia questi branchi di incivili. Servono controlli sistematici e regole che tutelino chi è chiamato a tutelare l'ordine pubblico". "Quanti di questi girano con il coltello in tasca? - prosegue l'esponente forzista - Sono episodi sporadici o, piuttosto, una prassi consolidata quanto grave? Se non interveniamo, rischiamo che, presto, un fendente si rivelerà fatale. Mi sono chiesto se fosse opportuno sollevare il tema con questa urgenza e ho pensato che la politica abbia il dovere di affrontare questi temi, quelli veri e sentiti, anziché occuparsi di vicende lontane dalla quotidianità". "Un aspetto fondamentale - evidenzia il consigliere regionale - è che sia le leggi, che i mezzi di informazione e comunicazione, si schierino dalla parte delle forze dell'ordine, di chi lavora per la sicurezza dei cittadini. Non deve passare il messaggio che il trasgressore resterà impunito". "Non possiamo pretendere che gli agenti, in caso di pericolo, usino il guantino di velluto. Sono loro le prime vittime di chi provoca, insulta, offende, sputa e alza le mani o, peggio, coltelli, spranghe e bastoni. Mettiamoli - conclude Novelli - nelle condizioni di difendersi e di difenderci". ACON/COM/sm