(ACON) Trieste, 10 gen - "Il mega impianto fotovoltaico nella
città patrimonio Unesco è frutto anche delle incertezze e degli
indugi della Maggioranza regionale. Dopo 7 anni che governa la
Regione e 2 anni che governa a Roma, sul tema dei parchi
fotovoltaici il Centrodestra ha parlato molto e concluso
assolutamente nulla".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo ed Enrico Bullian che
esprimono "grande preoccupazione dopo aver appreso del progetto
per la realizzazione di un parco fotovoltaico ad Aquileia, in
località San Zili-Casa Bianca, a nord-est del centro abitato, a
ridosso del sito archeologico. Come si legge sulla stampa,
l'impianto, di potenza nominale elettrica pari a 9.989 kwp, si
estenderebbe su una superficie complessiva di 210 mila metri
quadrati e avrebbe una vita stimata di 30-35 anni".
"Il Friuli Venezia Giulia avrebbe dovuto rivendicare spazi di
autonomia sul governo del territorio e disciplinare per tempo
anche questo tipo di impianti - proseguono Moretuzzo e Bullian -,
invece oggi si trova in balia della speculazione finanziaria e la
nostra terra è uno dei bersagli preferiti da parte dei fondi di
investimento che si stanno accaparrando i terreni per la
realizzazione di mega impianti fotovoltaici con un impatto
devastante su tanta parte della pianura friulana".
"In questo caso poi, il mega parco sorgerebbe a ridosso del sito
archeologico di Aquileia, riconosciuto come patrimonio
dell'umanità da parte dell'Unesco, mettendo a rischio, come
evidenziato dai vertici della fondazione Aquileia, anche il
futuro parco archeologico, con pesantissime ricadute sul piano
culturale e turistico. La produzione energetica da fonti
rinnovabili è un tassello fondamentale della transizione
ecologica, ma come tutti i processi va governata e non lasciata
in balia degli interessi di pochi. Mettere a rischio un luogo
simbolo per il Friuli come Aquileia - crocevia e punto di
incontro di popoli, lingue e culture, che abbiamo il dovere di
conservare integro per le future generazioni - è inammissibile.
Il progetto va fermato", conclude la nota.
ACON/COM/mv