(ACON) Trieste, 10 gen - "Il codice della strada ha inasprito
le sanzioni anche per chi si mette alla guida sotto l'effetto di
sostanze alcoliche. Giusto punire chi attenta alla sicurezza
propria e degli altri, ma sbagliato criminalizzare e demonizzare
il vino, che è un alimento liquido da bere con moderazione e che
rappresenta un'eccellenza irrinunciabile dal punto di vista
identitario, sociale ed economico. A differenza dei
superalcolici, il vino contiene l'85-87% di acqua e il 12-15% di
materia alcolica associata a vitamine, minerali e antiossidanti.
Vanno condannati gli abusi, ma non certo un utilizzo corretto
che, in realtà, è sano e rientra perfettamente nella dieta
mediterranea, spesso considerata come la via maestra per
garantirsi salute e lunga vita".
Lo dice, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli che prosegue: "È opportuno e doveroso fare alcune
valutazioni rispetto a un tema, ovvero il consumo di alcolici,
tornato prepotentemente alla ribalta con il nuovo codice della
strada".
"Personalmente - spiega Novelli -, continuo la mia battaglia
contro ogni tipo di sostanza stupefacente e, allargando il
compasso, contro gli alimenti sintetici. Contestualmente, difendo
il vino, naturalmente se consumato con moderazione e
consapevolezza. Trovo molto pericoloso che venga sdoganato il
messaggio secondo cui il vino fa male a prescindere dal
quantitativo. La campagna di questi giorni rischia di confondere
l'opinione pubblica in questo senso. L'uso moderato e consapevole
del vino, in particolare durante i pasti, rientra in
un'educazione alimentare che va sostenuta anche tramite una
comunicazione corretta".
"Auspico che nessuno si sogni di strumentalizzare le mie parole.
Chi guida deve essere lucido. Ma non sdoganiamo messaggi
sbagliati: il vino è un alimento della dieta mediterranea e un
vessillifero dell'enogastronomia del Friuli Venezia Giulia. Anche
il sito di Turismo Fvg - ricorda il forzista - delinea un'offerta
variegata e ricca a proposito della nostra eccellenza
vitivinicola, in particolare di vino bianco. C'è molta differenza
tra consumare uno o due bicchieri di buon vino a pasto e bere in
modo disordinato e mettersi subito alla guida, esponendo così a
rischi molto seri sia sé stessi che gli altri. Se facciamo
terrorismo, mettiamo ingiustamente in croce una parte importante
del nostro tessuto economico".
Il consigliere della Maggioranza prosegue con una proposta "che
tutelerebbe consumatori e produttori: già nel 2010 avevo
presentato un emendamento a una legge regionale per istituire un
servizio di trasporto collettivo nei fine settimana a costi
contenuti per aumentare la sicurezza sulle strade. In quella
circostanza, la mia proposta delegava la Provincia ad autorizzare
le imprese in possesso dei requisiti di idoneità professionale
(patente B e iscrizione al ruolo alla Camera di commercio),
organizzativa e finanziaria, a effettuare servizi di trasporto
collettivo di persone a offerta indifferenziata su itinerari,
orari, frequenze e tariffe non prestabiliti con autoveicoli da
sette a nove posti (compreso il conducente).
"Applicare questa norma consentirebbe ai privati di attivare un
servizio complementare a quello del trasporto pubblico locale.
Sarebbe il mercato a stabilire la sostenibilità economica
dell'iniziativa, ma sono certo che di fronte a progetti di
trasporto intelligenti anche le istituzioni potranno essere
coinvolte per aiutare il diffondersi di questo o di altri
innovativi e complementari sistemi di mobilità", conclude la nota.
ACON/COM/mv