(ACON) Trieste, 9 gen - "La scuola come elemento di
aggregazione e di crescita umana e culturale, l'utilizzo
parsimonioso di risorse evitando inutili sprechi nel finanziare
opere che in futuro potrebbero rimanere vuote, una giusta
condivisione con i territori, una giusta suddivisione fra le
diverse comunità dei diversi plessi scolastici con adeguato
sistema organizzato di trasporti, sono tutti ragionamenti
condivisibili per l'individuazione della nuova scuola media nella
parte Ovest della Bassa Friulana. Ma in questo ragionamento non
si può non tenere conto del ruolo baricentrico di un Comune come
San Giorgio di Nogaro". Così in una nota il consigliere regionale
Francesco Martines (Pd), a margine del convegno che si è tenuto a
San Giorgio di Nogaro per discutere della realizzazione della
nuova scuola media nell'istituto comprensivo che include Porpetto
e Torviscosa.
"L'assessore regionale Amirante - afferma Martines - ha
giustamente parlato di un percorso di analisi, che porterà a
proporre agli amministratori dell'area del sangiorgino sei
scenari possibili sui quali ragionare, ma alla richiesta di far
sorgere la nuova scuola a San Giorgio, il Comune più grande e con
maggior numero di giovani, al momento non c'è stata una risposta
diretta".
"Sono certo che il risultato degli studi di fattibilità avviati
non potranno non evidenziare il passato e le potenzialità del
Comune che da sempre riveste un ruolo particolare - sostiene il
dem -, con una zona industriale molto importante con
concentrazioni più forti di persone, molti provenienti da Paesi
extraeuropei, della storia di una scuola per adulti (Cpa), dalla
presenza di una università della terza età".
L'appello di Martines è dunque che, "nel disegnare i possibili
scenari, non si stravolga e non si cancelli il ruolo che ha il
Comune più importante, sede di istituto comprensivo e che sugli
750 bambini complessivi dell'istituto, ne ospita circa 550.
Bisogna responsabilmente fare scelte oggettive e quindi evitare
che anche questo problema, che interessa il futuro dei ragazzi e
i destini di tante famiglie, diventi un'occasione per fare
strategie e assumere decisioni basate unicamente su interessi di
mero consenso elettorale".
ACON/COM/rcm