(ACON) Trieste, 9 gen - "Il 2024 è stato l'anno più caldo mai
registrato nella nostra regione dal 1900: è evidente che il
Friuli Venezia Giulia si trova di fronte a una crisi climatica
senza precedenti. Eppure, mentre i dati allarmanti continuano a
confermare l'urgenza di agire in fretta, le politiche
dell'assessore all'Difesa per l'Ambiente, Fabio Scoccimarro si
dimostrano del tutto insufficienti e ipocrite: parlare di Fvg
Green quando tutte le azioni restano al palo e non si è nemmeno
iniziato a misurare indicatori sui quali incidere, figuriamoci ad
agire, è un insulto a chi comprende la gravità della situazione".
Così si è espresso in una nota Furio Honsell, consigliere
regionale di Open Sinistra Fvg, a seguito delle dichiarazioni a
mezzo stampa dell'assessore Scoccimarro sulle politiche rivolte
alla gestione dei mutamenti climatici.
"Le dichiarazioni stampa dell'assessore - prosegue Honsell -, un
po' minacciose, secondo cui servirebbero 'misure impopolari',
suonano vuote se riferite al contrasto ai mutamenti climatici,
visto che la Regione è favorevole all'ovovia ed era favorevole ad
una nuova acciaieria nella laguna di Marano. Suonano, invece,
strumentali a giustificare grandi opere come la traversa sul
Tagliamento, spacciandola per un'opera necessaria a seguito dei
mutamenti climatici".
"Ma i suoi stessi tecnici dichiarano che serve a contenere tempi
di ritorno secolari, dunque basati su dati slegati dagli eventi
climatici che stanno avvenendo in questi ultimi trent'anni in
Fvg" - sottolinea l'esponente di Opposizione -. "Si mettano
d'accordo! Se davvero l'assessore avesse intenzione di attuare
politiche coraggiose, direbbe quali sono e le avrebbe già varate".
"Scoccimarro dichiara di non cercare il facile consenso, ma
allora non possiamo - prosegue Honsell - continuare a tollerare
politiche come il famigerato contributo a chi consuma più
carburanti fossili, un privilegio anacronistico che costa ai
cittadini del Fvg oltre 60 milioni di euro all'anno e non aiuta
certamente chi deve percorrere lunghe distanze per andare al
lavoro o vive in aree interne, perché il contributo non è
commisurato al bisogno, ma solamente sul consumo".
"Questi soldi non solo finanziano combustibili fossili,
aumentando l'inquinamento - dice ancora il consigliere regionale
-, ma favoriscono le fasce più abbienti, ovvero chi ha auto con
cilindrate maggiori, mentre non portano alcun beneficio reale
alle fasce più vulnerabili della popolazione che, malgrado lo
sconto, sono costrette a risparmiare la benzina! Sin dal 2018,
proponiamo con fermezza di abolire questa misura tossica,
sostituendola con contributi e azioni specifiche per una mobilità
sostenibile, ma la Giunta ha ignorato ogni nostra proposta,
mostrandosi più sensibile alla lobby delle grosse cilindrate".
Secondo Honsell "anche sul fronte dei Paesc (Piani d'azione per
l'energia sostenibile e il clima) comunali, lo scenario è
desolante. Le risorse stanziate sono misere, del tutto
insufficienti a supportare i Comuni nei loro sforzi per
pianificare e attuare misure climatiche serie. Per non parlare
delle campagne di promozione, sensibilizzazione e informazione,
completamente assenti, nonostante le nostre proposte concrete".
"Come dimostrano i dati recenti, il Friuli Venezia Giulia sta già
subendo gli effetti di temperature estreme e fenomeni climatici
distruttivi, dai campi secchi ad intere città flagellate da forti
grandinate. La crisi climatica non aspetta e nemmeno noi lo
faremo: Open Sinistra Fvg - conclude Honsell - continuerà a
battersi in Consiglio regionale affinché questa Regione adotti
politiche realmente sostenibili e orientate al futuro, senza
compromessi o finzioni. Eliminare lo sconto benzina sarebbe una
di queste misure. Invece, la Giunta Fedriga preferisce restare
ferma, limitandosi a operazioni di greenwashing e a raccontare
una versione di comodo che nulla ha a che vedere con la realtà".
ACON/COM/sm