(ACON) Trieste, 30 dic - "Potrebbe interpretarsi come un
conflitto d'interesse, vista anche la mia età, ma, nella veste di
Garante dei diritti della persona della Regione Friuli Venezia
Giulia, intendo rivolgere un augurio speciale a tutte le persone
'diversamente giovani', quelle che una società disorientata
considera, semmai, come un peso sociale, un costo, una zavorra,
verso cui non va indirizzata alcuna attenzione ulteriore".
L'augurio è contenuto in una nota del Garante Fvg, Enrico
Sbriglia.
"Spesso sento, dalla vulgata comune - prosegue Sbriglia -, che in
fondo gli anziani hanno già vissuto, sono addirittura colpevoli
di percepire pure un reddito, mentre tanti giovani sono ancora
alla ricerca di un lavoro e vedono allontanarsi loro le
prospettive per un trattamento pensionistico adeguato e dignitoso
in futuro. Nel registrare tali tristi e preoccupanti
considerazioni, però, osservo come i critici verso le persone
anziane dimentichino che quest'ultime sono a loro volta genitori
e genitrici, nonne e nonni, zie e zii, e anch'esse sono in
continua ansia pensando al futuro dei più giovani, verso i quali
continuano a serbare attenzione e rivolgere un aiuto, anche e
sempre più spesso economico, senza ritorno, senza chiedere nulla
in cambio".
Il Garante ribadisce che il suo augurio "è rivolto alle persone
anziane che, al contrario di un pensiero diffuso nei loro
confronti, perché colpevoli dell'appesantimento della spesa
sociale, andrebbero maggiormente tutelate e protette attraverso
adeguati strumenti di welfare sociale. Come Garante, pertanto,
avendo incrociato tante belle persone che sono disponibili ad
aiutarmi al riguardo, mi impegnerò nel corso del 2025 pure su
questo fronte, oltre che verso l'infanzia e l'adolescenza, le
persone detenute, i minori stranieri non accompagnati, quanti
subiscano le discriminazioni più diverse".
Sbriglia si dice "certo che questa Regione abbia tutti i mezzi e
le potenzialità per poter investire anche sulle persone anziane
e, soprattutto, di valorizzarne le esperienze, le storie,
l'impegno che ne hanno caratterizzato l'esistenza e che, ancora
oggi che sono pensionate, costituiscono un elemento fondamentale
delle nostre società, se davvero volessimo considerare
quest'ultime progredite e democratiche".
Ecco che l'impegno che si assume "è quello di proporre la
realizzazione, come accaduto anche in altre realtà territoriali,
di un 'Manifesto dei diritti delle persone anziane', capace, ove
sarà condiviso, di coinvolgere fattivamente le istituzioni verso
le quali sarà rivolto. I temi che cercheremo di affrontare
saranno quelli della sicurezza, del tempo libero, di come
migliorare la qualità della salute, di come non rimanere
prigionieri inermi delle tecnologie moderne, soprattutto quelle
informatiche, ove non si sia nativi digitali, in quanto già
entrare in una piattaforma informatica, muniti di Spid o Cie,
soprattutto ove non si possegga un computer o un qualunque altro
dispositivo, risulta a tante persone anziane una impresa
difficile, così come il trovare un modo per trasmettere alle
giovani generazioni esperienze ed abilità acquisite nel tempo".
"La Regione Friuli Venezia Giulia con le sue laboriose comunità,
ne sono certo, saprà insegnare molto. Auguri, per tanto, per un
2025 ove nessuno si senta abbandonato o trascurato", conclude.
ACON/COM/rcm