SALUTE. BULLIAN (PAT-CIV): PROR STRIDE CON PUNTO NASCITA LATISANA

(ACON) Trieste, 23 dic - "La deliberazione di Giunta regionale n. 1872/2024, che approva in via preliminare il Piano della rete oncologica regionale (Pror Fvg) 2025-2027, rappresenta un passaggio fondamentale nella riorganizzazione sanitaria del Friuli Venezia Giulia. Il documento è stato redatto su input politico-istituzionale, ma è di natura tecnico-scientifica, in attuazione anche del Piano oncologico nazionale. Ne condivido lo spirito, l'impostazione generale e l'impianto scientifico come presentato dal dottor Fasola nella III Commissione del Consiglio regionale e come ho avuto modo di esplicitare in quell'occasione". Lo dichiara ancora una volta Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg. "La prima tappa prevista dal Piano - così ancora la nota di Bullian - è cruciale: concentrare la maggioranza degli interventi chirurgici specialistici negli ospedali Hub (Udine, Trieste e Pordenone) e nei presidi specializzati (Burlo e Cro di Aviano), garantendo al contempo la capillarità degli altri servizi connessi, senza chiudere ospedali e curando il paziente per le fasi di trattamento croniche, più vicino possibile alla propria residenza negli ospedali spoke. Questa prima tappa è un passaggio storico, è la madre delle riorganizzazioni sanitarie che aspettavamo nella nostra regione da quasi 30 anni. Non dovrebbero spaventare opinioni di professionisti contrarie al Piano della rete oncologiche: andranno ascoltate e valutate, ma è ovvio che una 'riforma di struttura' (per usare un lessico togliattiano) genera discussioni e dibattito, andando per sua natura a intaccare rendite di posizione e prassi consolidate". "Tuttavia l'impostazione scientifica di questo Piano stride con altre decisioni che vengono contemporaneamente assunte dall'amministrazione Fedriga e dall'assessore alla Salute Riccardi: mi riferisco in particolare alla deroga della deroga sul Punto Nascita di Latisana, che non raggiungerà nemmeno i 500 parti nel 2024. Mi preoccupa, infatti, da parte della Giunta regionale - spiega il consigliere -, l'uso dell'impostazione e dei dati scientifici a giorni alterni. Se nelle chirurgie oncologiche si rischia di non rispettare gli standard di sicurezza sotto determinati valori soglia, altrettanto avviene nei punti nascita. Per questo, se in qualche maniera si può giustificare la deroga sul punto nascita di Tolmezzo per la funzione che svolge per l'area della montagna, mi appare del tutto fuori luogo il tentativo di motivazione della deroga su Latisana". "Per rendere credibile l'avvio della loro opera riformatrice in tutti i campi del Servizio sanitario regionale, Fedriga e Riccardi da una parte non devono chiedere la deroga della deroga sul punto nascita di Latisana e, dall'altra, è bene procedano in maniera determinata alla riorganizzazione della rete oncologica sulla base dell'impostazione già presentata", conclude Bullian. ACON/COM/rcm