(ACON) Trieste, 23 dic - Un anno consiliare che si è
caratterizzato "per la questione del fiume Tagliamento, che ha
creato contrapposizione tra i territori e anche tra i
rappresentanti politici in seno alla stessa Maggioranza". Ne è
convinta Rosaria Capozzi, consigliera regionale del Movimento
Cinque Stelle che è a capo del gruppo Misto di cui fanno parte
anche Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Serena Pellegrino
(Avs).
"Gli interventi sul Tagliamento - aggiunge Capozzi - sono
diventati purtroppo un argomento divisivo, e per questo mi auguro
che il prossimo anno la Giunta cambi rotta, evitando scelte
calate dall'alto e impostando un percorso più condiviso, capace
di rispettare la naturalità di un fiume che è rimasto senza
barriere e sbarramenti, e va dunque preservato. Auspichiamo
perciò che si proceda con progettualità meno impattanti per il
territorio".
Quanto ai provvedimenti legislativi adottati nel 2024, la
capogruppo ha apprezzato "la riforma della Commissione regionale
per le pari opportunità" che considera "un punto di arrivo
importante, una spinta per applicare davvero la parità di genere
in Fvg, dove il gap tra uomo e donna è ancora piuttosto ampio.
C'è molto da fare anche a livello istituzionale perché il numero
di donne in Consiglio regionale è ancora troppo esiguo".
Sostanziale via libera, "pur con punti di vista leggermente
diversi all'interno del gruppo Misto", anche alla nuova legge sul
settore nautico, che Capozzi auspica "possa innescare il rilancio
di un settore importante per la nostra regione, all'insegna del
rispetto dell'ambiente e della sostenibilità grazie agli
emendamenti presentati dal gruppo Misto".
Un'occasione mancata è invece "il non aver voluto legiferare sul
fine vita, atteso da chi è afflitto da una sofferenza indicibile
e vorrebbe essere messo in condizione di usufruire del diritto
all'autodeterminazione garantito costituzionalmente. Avevamo
fatto leva sulla specialità della Regione, ma il Centrodestra si
è trincerato dietro l'assenza di competenza diretta".
Per il gruppo Misto gli obiettivi del 2025 restano "l'attenzione
alle difficoltà delle famiglie che faticano ad arrivare alla fine
del mese, a volte anche quando il lavoro c'è ma i salari sono
insufficienti a garantire una vita dignitosa. Continueremo a
proporre, con spirito propositivo, interventi a favore di chi ha
redditi bassi, raccomandando attenzione anche al salario minimo
da prevedere negli appalti pubblici della regione".
ACON/FA