(ACON) Trieste, 20 dic - "I dati ufficiali parlano chiaro: la
maggioranza assoluta dei beneficiari - all'incirca il 90% - del
sostegno pubblico all'abitare in Friuli Venezia Giulia sono
cittadini italiani".
Lo dichiara, in una nota, Enrico Bullian, consigliere regionale
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, commentando la risposta
ricevuta dall'assessore regionale competente alla sua
interrogazione sul tema delle politiche abitative.
"I numeri - prosegue Bullian, forniti dalla Regione e riferibili
alle annualità 2018 e 2023, evidenziano come gli italiani
rappresentino mediamente il 90% degli assegnatari di alloggi Ater
e oltre l'84% del totale degli inquilini, includendo anche i
membri delle loro famiglie. È evidente quindi che, a dispetto
delle narrazioni diffuse da esponenti di partiti di destra che
hanno alterato le percezioni di una parte della cittadinanza, gli
stranieri rappresentano una quota molto più contenuta,
sostanzialmente in linea con la percentuale di incidenza rispetto
alla popolazione".
"Più nel dettaglio, nel 2023: per gli assegnatari Ater (alloggi
di edilizia sovvenzionata): gli italiani sono il 90,7% dei
beneficiari totali, mentre i cittadini comunitari ed
extracomunitari costituiscono rispettivamente l'1,6% e il 7,7%.
Anche tra gli inquilini Ater (assegnatari e familiari inclusi),
gli italiani restano in netta maggioranza con una quota
dell'84,3%, contro il 13,5% degli extracomunitari e il 2,2% dei
cittadini comunitari", ricorda il consigliere del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg.
"Nel 2018 le percentuali erano sovrapponibili. Questo dimostra
anche che la legge regionale bandiera della Lega approvata nel
2019 che aveva inasprito sulla carta gli anni di residenza in Fvg
per poter accedere alle politiche abitative pubbliche (portandoli
da 2 a 5) non ha avuto effetti concreti. Considerato che
quest'anno - incalza l'esponente di Centrosinistra -
l'Amministrazione regionale ha dovuto fare marcia indietro e
tornare ai 2 anni di residenza, la considero un'operazione
istituzionalmente fallimentare, che è servita però per la
propaganda ideologica per galvanizzare il proprio elettorato con
proclami che non reggono alla realtà oggettiva dei dati".
"Analoghe proporzioni si riscontrano per le altre forme di
sostegno pubblico, come l'edilizia convenzionata - sottolinea il
consigliere delle Opposizioni -. Nel 2023, ad esempio, il 90,9%
degli assegnatari di edilizia convenzionata era italiano,
peraltro in leggero calo rispetto al 2018, quando la percentuale
era del 93,8%. Questi dati dimostrano che il sistema si rivolge
alle fasce deboli della popolazione, indipendentemente dalla
nazionalità, che in Friuli Venezia Giulia sono però
prevalentemente italiane. Dobbiamo quindi abbandonare la retorica
divisiva e concentrarci su un miglioramento delle politiche
abitative per tutti i cittadini in difficoltà, italiani e
stranieri, basandoci sui bisogni reali".
"Crediamo che il vero problema - rimarca Bullian - sia che troppi
alloggi non sono assegnati e sono vuoti per le lungaggini nei
lavori di ristrutturazione e per le procedure di riatto ordinario
e straordinario. In alcune Ater un alloggio su 5 non è abitato,
una percentuale allarmante. Su questo dovranno lavorare i nuovi
Cda appena nominati".
"Ribadisco l'importanza di un confronto approfondito sul futuro
disegno di legge regionale in materia di politiche abitative, che
tenga conto delle evidenze statistiche e risponda concretamente
alle necessità dei cittadini più fragili", conclude la nota.
ACON/COM/mv