COMMERCIO. CAPOZZI (M5S): GIÀ NOSTRA LA LOTTA CONTRO LIBERALIZZAZIONI

(ACON) Trieste, 19 dic - "A partire dall'ormai lontano 2013, il Movimento 5 Stelle ha sempre combattuto contro le liberalizzazioni e, sia in Parlamento che in Regione, ha prodotto atti che avrebbero regolamentato un settore il quale, privo di regole, sta facendo prevalere la dura legge del mercato. Sopravvivono, infatti, solo i grandi attori, mentre muoiono i piccoli negozi di vicinato. Fa quindi piacere che se ne torni a discutere, ma il tutto non può limitarsi a una bega interna alla coalizione di Centrodestra". Lo ribadisce in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), commentando la proposta di legge presentata da Fratelli d'Italia in Parlamento, finalizzata a chiudere i negozi in alcuni giorni festivi. "Il M5S ha affrontato questo problema già nel 2013, anno in cui ha potuto farlo in Parlamento. L'onorevole Rizzetto lo sa benissimo - aggiunge la Capozzi - perché proprio lui firmò una proposta di legge simile a quella di cui si discute appena in questi giorni, benché depositata alla Camera dei deputati ormai sei mesi or sono, ma che toccava anche il nodo delle domeniche. Bene, quindi, che si riapra il dibattito. Tuttavia, se si pensa di risolvere il problema chiudendo i negozi in occasione di sei giornate, quando in almeno tre o quattro di queste anche la grande distribuzione ormai decide di abbassare le serrande, sa più di mera propaganda che di volontà reale di regolamentare il settore". "In questi anni - precisa la pentastellata - le lobby hanno sempre esercitato pressioni, affinché non si toccasse la liberalizzazione introdotta dal Governo Monti e il Movimento 5 Stelle, purtroppo, non ha mai avuto i numeri sufficienti per farcela da solo. Ora vedremo quale convergenza ci sarà su questo nuovo testo annacquato che non affronta il tema delle domeniche o delle aperture sulle ventiquattrore che sono i veri temi di concorrenza tra centri commerciali e piccoli negozi di vicinato". "Abbiamo già ampiamente dimostrato - sottolinea ancora la rappresentante del M5S - come, durante la pandemia, la chiusura dei centri commerciali non abbia rappresentato un problema per i consumatori, per le vendite o per il settore. Si aveva l'occasione, anche in Friuli Venezia Giulia, di proseguire su quella strada, ma si è preferito fare marcia indietro per non disturbare i grandi negozi". "Ora - conclude la consigliera Capozzi - attendiamo di capire come evolverà la situazione in Parlamento, nella speranza che si apra un vero dibattito e che non ci si limiti al minimo indispensabile. Siamo anche curiosi di capire se il Centrodestra vorrà riprendere la battaglia anche in Regione, dopo aver bocciato le nostre proposte nel corso della passata legislatura". ACON/COM/rcm