(ACON) Trieste, 18 dic - Nell'ambito delle visite conoscitive
itineranti volute dal presidente della V Commissione consiliare,
Diego Bernardis (Fedriga presidente), di verifica dei siti Unesco
del Friuli Venezia Giulia, i consiglieri regionali Stefano
Balloch (FdI), Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg),
Elia Miani (Lega), Roberto Novelli (FI), Serena Pellegrino (Avs)
e Massimiliano Pozzo (Pd) hanno potuto verificare di persona lo
stato dei lavori di recupero e conservazione di edifici di pregio
di Cividale del Friuli, come il monastero di Santa Maria in Valle
e il suo noto Tempietto longobardo, con Miani che ha organizzato
per primo la visita e la sindaca Daniela Bernardi a fare la
padrona di casa.
"Lo scopo della nostro essere qui - ha spiegato lo stesso
Bernardis - è che quanto vediamo si trasformi, poi, in spunto di
istanze dei consiglieri alla Giunta regionale, in questo caso
all'assessore alla Cultura, Mario Anzil, ma non da meno al
Turismo, Sergio Emidio Bini, per la promozione su larga scala e
il sostegno dei luoghi di pregio del Friuli Venezia Giulia.
Inoltre, l'obiettivo è cercare di mettere a sistema i nostri 5
siti Unesco e sensibilizzare il Governo con input chiari per
rappresentare al meglio questi siti storici".
"Nel 2019 - ha anche rammentato il presidente della Quinta - è
stata fatta una legge regionale ad hoc per il riconoscimento di
tutti i siti Fvg, aprendo così una finestra per poterne
riconoscere altri, ma soprattutto disciplinare quello che è un
regime di contributi regionali necessari per supportare gli oneri
di mantenimento del livello qualitativo di questi siti, che
periodicamente vengono verificati da un istituto speciale".
"All'epoca, fui la prima ad andare a bussare alla porta della
Regione - ha detto la sindaca - per far diventare Cividale città
Unesco. Allora mi dissero che la legge si doveva fare per tutti,
e così è stato. Partire per primi ci ha permesso di poter
realizzare alcune opere di intervento. Grazie alla Regione, che
in questi anni lancia molti bandi a cui partecipiamo, possiamo
ottenere finanziamenti per eventi e percorsi che abbracciano più
settori, dalle infrastrutture alla cultura, passando per lo
sport. Siamo un po' ancora un cantiere aperto, per quanto
riguarda il monastero, perché oggi non se ne riesce ancora a
cogliere la bellezza e la potenzialità come location di eventi di
pregio".
Da Balloch, già primo cittadino di Cividale, il ricordo che la
candidatura a sito Unesco di Cividale risale al 2011, sugli 8
milioni di euro di investimento regionale per concludere i lavori
di recupero del ministero e del Tempietto e su alcune differenze
rispetto alla più grande e strutturata Aquileia.
"La città ducale ospita molti tesori, storici e artistici,
riconosciuti dall'Unesco, per un patrimonio di notevole
importanza per tutto il territorio regionale, che deve essere
costantemente salvaguardato dai suoi amministratori. Aquileia
dovrebbe essere considerata a parte, anche perché ha una
situazione diversa già solo per il fatto che rientra in una
fondazione", ha aggiunto Miani.
"Il problema è che Palmanova, Aquileia e Cividale - ha detto
invece Pellegrino - devono imparare a fare sistema; sono poco
distanti tra loro quanto a chilometri, ma riescono solo ad essere
competitivi tra loro. Invece serve un progetto coordinato tra le
tre cittadine per rendere sistemici settori come il turismo, la
cultura, il piccolo commercio e ogni altro aspetto che le
accomuna".
ACON/RCM