Cultura: Anzil, Mosaici d'Europa stimola alla curiosità e profondità

Udine, 15 dic - "La rassegna Mosaici d'Europa organizzata dal Teatri Stabil Furlan con il supporto della Regione Fvg merita un plauso per due motivi: il primo, perché incarna perfettamente la visione di una cultura di confine che non divide, ma costruisce ponti di amicizia e curiosità verso le identità altrui. Il secondo, perché offre al pubblico l'opportunità di confrontarsi con le analisi di prestigiosi giornalisti, stimolando una sana abitudine alla riflessione e al pensiero critico." Con queste parole il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura, Mario Anzil, ha commentato la sua partecipazione sall'incontro intitolato "Gorizia e Nova Gorica chiamano Kiev e la Siria", tenutosi ieri sera al Kulturni Dom di Gorizia nell'ambito della rassegna Mosaici d'Europa. La serata ha visto la partecipazione di Claudio Cerasa, direttore del quotidiano Il Foglio, e del giornalista e reporter di guerra Fausto Biloslavo, intervenuto in collegamento da Damasco. "La scelta di temi come quello del confine - ha aggiunto Anzil - è di grande rilevanza in un'epoca in cui, altrove, i confini vengono percepiti come simboli di divisione. L'esempio di Gorizia e Nova Gorica che dialogano con Kiev e la Siria è un potente messaggio di pace e collaborazione." L'iniziativa, promossa dal Teatri Stabil Furlan, con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, rappresenta un'occasione importante per approfondire il concetto di frontiera come spazio di confronto culturale. Anzil ha sottolineato il valore di incontri che stimolano il dibattito pubblico e arricchiscono la comunità locale con prospettive diversificate: "Offrire al pubblico la possibilità di ascoltare voci autorevoli, come quelle di Biloslavo e Cerasa, non solo valorizza il panorama culturale del Friuli Venezia Giulia, ma aiuta i cittadini a recuperare quella cara, sana abitudine di riflettere, ragionare e confrontarsi con pensieri articolati." La rassegna Mosaici d'Europa proseguirà con ulteriori appuntamenti dedicati al dialogo tra culture, confermando il Friuli Venezia Giulia come un crocevia di idee e un laboratorio di cultura di frontiera. ARC/EP