(ACON) Trieste, 13 dic - "Brutta pagina quella scritta oggi
dalla Giunta Fedriga e dalla maggioranza che la sostiene in
Consiglio regionale: bocciare la proposta di finanziare, anche
con una cifra minima, le iniziative in ricordo dell'80°
anniversario della Liberazione dal nazifascismo significa negare
l'importanza dei principi democratici che stanno alla base della
Costituzione repubblicana".
Questo il commento, in una nota, del capogruppo di Patto per
l'Autonomia - Civica Fvg, Massimo Moretuzzo alla bocciatura da
parte della Giunta e della Maggioranza dell'emendamento che
proponeva dei contributi per Comuni e associazioni finalizzati
alla celebrazione dell'80° anniversario della Liberazione.
"Il Friuli Venezia Giulia ha subito pesantemente le conseguenze
dell'occupazione delle truppe nazifasciste durante il secondo
conflitto mondiale, con devastazioni materiali e morali, ma ha
visto anche delle esperienze straordinarie scritte dai
protagonisti della Resistenza, che hanno contribuito con la loro
lotta alla guerra di liberazione - prosegue Moretuzzo -. Invece
di celebrare adeguatamente questa importante ricorrenza, la
Giunta Fedriga ha deciso di negare ogni contributo per questo
evento, così come ha fatto per l'anniversario della Repubblica
partigiana della Carnia nel corso di quest'anno".
"La stessa sorte - evidenzia l'esponente autonomista - è stata
riservata alla proposta di ricordare il 40° anniversario della
scomparsa di Loris Fortuna, figura di spicco della società e
della politica friulana e italiana. Altre ricorrenze, come il 70°
anniversario del ritorno di Trieste all'Italia, finanziato
generosamente con oltre 330 mila euro, hanno avuto ben altra
sorte. È ormai evidente che le cospicue risorse a disposizione
non possono andare a beneficio di iniziative e ricorrenze non
allineate al pensiero politico della destra ora al governo. Una
deriva imbarazzante".
"Il segnale negativo che il Consiglio regionale trasmette con
queste scelte - aggiunge Enrico Bullian - mina il riconoscimento
universale nei valori della democrazia e dello Stato di diritto
come frutto della guerra di Liberazione dal nazifascismo, che
dovrebbe riguardare tutti, anche chi siede a Destra nell'emiciclo
regionale. Bocciare, inoltre, l'emendamento su Loris Fortuna -
partigiano, socialista e radicale - significa ignorare il
contributo straordinario di una figura che ha reso possibile
l'approvazione della Legge sul divorzio nel 1970 e ha dato un
contributo rilevante nella discussione su molte delle libertà
civili di cui godiamo oggi: dalla riforma del diritto di famiglia
al divorzio, dall'aborto al voto degli italiani all'estero,
passando per la tutela delle minoranze linguistiche e la riforma
carceraria. Quando otterremo la possibilità di scegliere
liberamente sul nostro Fine Vita, dedicheremo tale conquista a
lui" - conclude Bullian.
"Non si capisce la logica che muove questa Maggioranza in fatto
di memoria storica - afferma, invece, Giulia Massolino, perché
non si parla di una memoria di parte o divisiva: si parla della
nascita della nostra Repubblica, la fine di una dittatura
ventennale e di una Guerra fratricida. Ma la Giunta preferisce
rimuovere, dimenticare, sorvolare su quello che è un anniversario
nazionale contro i contributi dati lo scorso anno per un
anniversario come quello del ritorno di Trieste
all'amministrazione italiana".
"Se non ci fosse stata quell'Italia repubblicana - conclude
Massolino -, quel ritorno non sarebbe mai avvenuto, se non fosse
finita quella dittatura questo territorio non sarebbe stato
ricompreso nello Stato italiano. Ecco perché la coerenza contro
la strategia politica avrebbe dovuto far passare questi
emendamenti".
ACON/COM/sm