GIRO D'ITALIA: SALITA ZONCOLAN DEDICATA A PROTEZIONE CIVILE

RICCARDI-CAINERO, PIANO LOGISTICO-SANITARIO PER TAPPA 23/5 Udine, 23 apr - Saranno circa 400 i volontari di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia impegnati in Carnia per la 15.ma tappa Mestre-Zoncolan (il prossimo 23 maggio) del 93.mo Giro d'Italia. "Un impegno importante", come oggi ad Udine hanno confermato l'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi ed il responsabile del Comitato di tappa Enzo Cainero, per un "elemento cardine della più complessiva macchina organizzativa" di una frazione del Giro come il Piano parcheggi ed il Piano trasporti. Protezione civile e sindaci dei Comuni attraversati dalla tappa sono infatti "attori fondamentali" nell'organizzazione di un evento sportivo di questo rilievo, che convoglierà sulla salita dello Zoncolan - "la Salita", ha sottolineato Cainero - decine di migliaia di appassionati e di spettatori. Oltre 200 volontari saranno impiegati per regolare il transito in sicurezza della carovana, ha spiegato il direttore regionale della Protezione civile Guglielmo Berlasso, altri 150 per la sicurezza dei corridori lungo l'ascesa al traguardo finale ed ulteriori 60 sulle altre salite della frazione, Sella Chianzutan, Passo Duron e Sella Valcalda. Ma la tappa dello Zoncolan non rappresenterà solo una grande mole di lavoro per i volontari della Protezione civile: il giorno prima - il 22 maggio - con una cerimonia di scoprimento di una targa sulla cima della montagna, la salita verrà infatti ufficialmente dedicata al sistema di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Un omaggio, come oggi hanno sottolineato Riccardi e Cainero, all'impegno ed alla dedizione, alla professionalità ed all'umanità di tutti i volontari che animano la Protezione civile FVG: un patrimonio "da tutelare e sviluppare", ha indicato lo stesso assessore regionale, costruito grazie al lavoro ed al "cuore" di donne ed uomini che testimoniano e tramandano con il loro operare al servizio degli altri anche il ricordo dei friulani scomparsi nell'immane tragedia del terremoto del 6 maggio 1976. Come illustrato da Cainero, alla presenza tra gli altri dei sindaci di Paluzza, Elia Vezzi, Ovaro, Romeo Rovis, e Comeglians, Flavio De Antoni, del vicesindaco di Ravascletto, Sandro De Infanti, e dell'ad di SAF Udine, Gino Zottis, la strada Liariis-Monte Zoncolan sarà chiusa al transito già dalle 20.00 di giovedì 20 maggio e sino alla stessa ora di domenica 23 maggio. Verrà autorizzato solo il passaggio pedonale e quello delle biciclette. Il transito dei veicoli lungo la strada che da Sutrio porta allo Zoncolan sarà consentito sino all'esaurimento delle disponibilità delle aree di parcheggio. Dalle 7 alle 21 del 23 maggio funzioneranno servizi bus-navetta gratuiti dai parcheggi sino ad Ovaro, la funivia di Ravascletto e sul versante di Sutrio sino al rifugio "Enzo Moro". Lungo la strada regionale 355 della Val Degano, ai piedi della salita da Ovaro verso lo Zoncolan, nonché in frazione Clavais ed a Liariis, sono stati predisposte 13 aree parcheggio, capaci di contenere circa 3.300-3.500 vetture ed una sessantina di bus. In una un'area più vasta, compresa nei territori comunali di Comeglians, Villa Santina, Enemonzo, Sutrio, Ravascletto, Paluzza e cercivento saranno inoltre ricavati parcheggi per oltre 10 mila macchine e quasi 500 camper. Il 22 ed il 23 maggio saranno anche operative la funivia da Ravascletto (dalle 7.30 alle 21) e la seggiovia Valvan-Zoncolan (dalle 8 alle 21), sul versante di Sutrio. Il Piano sanitario prevede invece, grazie alla collaborazione della Croce rossa italiana, che impiegherà una ventina di operatori, la creazione di tre piazzole per elicotteri, un posto medico fisso ubicato al Poliambulatorio di Ovaro, due strutture di Pronto Soccorso all'arrivo della funivia in quota ed al rifugio Enzo Moro, il servizio di quattro ambulanze con rianimatori a bordo. ARC/RM