(ACON) Trieste, 11 dic - 'Il troppo denaro, invece di risolvere
i problemi, ha fatto crescere gli appetiti e ci ha fatto
attendere anche questa mattina le ultime ripartizioni di soldi'.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha dato il via con queste
parole alle repliche dei relatori e si è quindi mostrato
preoccupato per: povertà delle famiglie; salari con potere
d'acquisto basso; troppa attenzione a chi già ha; aumento delle
sperequazioni tra fasce di reddito; non vera attenzione
all'ambiente, ma solo misure futuribili; sanità che ha registrato
ancora più milioni di euro, ma senza garanzia che non vadano
tutti nell'acquisto delle prestazioni; silenzio calato sulle
grandi derivazioni idroelettriche.
Similare l'intervento di Massimo Moretuzzo (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg), altro relatore di minoranza, che ha
parlato di mancanze sia per interventi immediati, sia per
interventi strategici. Tra i primi, il fotovoltaico a terra, che
diventa un rischio se va a contrasto con il consumo di terreno
agricolo, e il sostegno ai negozi di vicinato, che vede risorse
tardive. Tra i secondi, il contrasto alla povertà, dove non basta
mettere soldi, e il manifatturiero, che registra una mera
politica di annunci. Ma poi anche la sanità, per la quale non si
capiscono le strategie, piuttosto che il turismo, dove non si
tiene conto che per garantire una maggiore offerta del settore
non si pensa al bisogno dei giovani e dei meno abbienti di
alloggi in locazione calmierata.
Terzo relatore di minoranza, Andrea Carli (Pd), che oltre ad aver
ribadito diversi concetti già espressi da Honsell e Moretuzzo, ha
affermato: 'Non si intuisce la disponibilità della Maggioranza ad
accogliere le nostre proposte, anzi addirittura pare si vogliano
negare le problematiche che queste evidenziano'. Anche per lui,
negativi i temi del manifatturiero, del turismo, dei giovani che
se ne vanno, ma anche dell'aumento degli asili nido senza
considerare un parallelo aumento di costi di gestione e della
montagna, per la quale si deve trovare come fermane lo
spopolamento.
Dall'altra parte della barricata, per primo Andrea Cabibbo (FI):
'Dobbiamo respingere la narrazione che il Fvg sarebbe una regione
per ricchi dove non si tengono in considerazione le esigenze
delle fasce deboli, perché per Forza Italia ma per tutta la
Maggioranza è fondamentale la coesione sociale. Interveniamo con
progetti strutturali, fatti di quantità ma parimenti di qualità.
Andiamo verso l'attrattività di capitale umano. Abbiamo un
tessuto produttivo sano e competitivo. Per le difficoltà del
manifatturiero abbiamo dedicato delle misure ad hoc. Il tema
energia non si basa solo sulla tutela ambientale. Non è
importante garantire un reddito minimo, ma un salario giusto. Il
calo demografico si contrasta con misure complesse di welfare che
permettano di fare i figli, ma poi anche di mantenerli'.
A fargli eco, Mauro Di Bert (Fedriga presidente), che ha parlato
anche di 'norme approvate con l'appoggio del territorio e la
condivisione dei portatori di interesse' e di 'servizi essenziali
per le famiglie garantiti, al pari di tutela dell'ambiente,
diffusione della cultura quale motore di crescita, potenziamento
delle infrastrutture'. Ma ha anche ripreso le Opposizioni: 'Le
somme richieste per i vostri emendamenti non li rendono
credibili, sembrano più degli spot per uno spazio sui giornali.
Mentre noi dimostriamo una visione ampia e realistica, per
proposte realizzabili'.
'E' un dato di fatto che quanto otteniamo oggi per l'ospedale di
Pordenone è un miracolo se pensiamo a ciò che abbiamo ereditato,
a cominciare dall'essere un progetto pensato senza gli arredi'.
Questo, invece, l'incipit di Alessandro Basso (FdI), che
parimenti ha attenzionato le Opposizioni: 'Se dite che i giovani
migliori se ne vanno dal Fvg significa che quelli che restano
sono i peggiori? Bisogna stare attenti a cosa si afferma'.
Inoltre, per lui la manovra garantisce un supporto a Comuni e
associazioni che non avevano adeguate attenzioni, rivendica
l'aiuto alla casa, al 'sentimento del mattone' attraverso
l'imposta regionale Ilia e altre azioni mirate, 'dissesto
idrogeologico, dote scuola, dote famiglia: non sono cerimonie, ma
azioni reali'.
Ultimo relatore di maggioranza, Antonio Calligaris (Lega) ha
ribattuto sull'accusa di mancanza di visione a lungo termine: 'La
strategia c'è, così come c'era 6 anni fa e si basa su punti
fermi: maggiore autonomia economica che deriva dai patti
finanziari con il Governo e da un forte tessuto produttivo
regionale, sostegno alle imprese, investimento su opere pubbliche
strategiche di cui forse non vedremo l'inaugurazione ma che
andavano fatte e non per avere una medaglia, misure di
integrazione al reddito'. Inoltre 'puntiamo a misure come i fondi
di rotazione' e 'stanziamo 800 milioni per gli investimenti, più
dei 653 mln arrivati con il Pnrr'. Infine 'prevediamo
l'abbassamento della tassa sulla casa Ilia, unici in Italia a
farlo'.
'Basterebbe il numero, 6.241 milioni, per chiudere ogni
discussione - ha affermato l'assessore Barbara Zilli - ma abbiamo
il compito di delineare un profilo alla manovra, un profilo che
si delinea nei 517 mln in più di partenza dati dall'incremento di
gettito delle entrate tributarie e a cui vanno finalità
strategiche. La nostra manovra è fatta di titoli di spesa di
parte corrente, dove la Salute registra il 12% di risorse in più
dell'anno scorso, quando le altre voci crescono in media del 9%,
per una programmazione più efficace'.
La titolare delle finanze regionali ha quindi snocciolato una
volta di più alcune cifre puntuali e ha difeso 'l'oculatezza e la
responsabilità di chi amministra' rimandando al mittente, ovvero
ai consiglieri delle Opposizioni, ogni accusa di mancanza di
attenzione alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese del
Fvg. In chiusura, un invito: 'Non svilite questo importante
lavoro, non è una manovra calata dall'alto ma costruita negli
anni; apportate il vostro contributo concreto e non ideologico
per migliorarla. La nostra è una comunità ambiziosa e vuole
essere affiancata nel suo sviluppo'.
L'Aula è quindi passata ad esaminare gli articoli della manovra,
iniziando dalle Attività produttive.
ACON/RCM-fc