(ACON) Trieste, 11 dic - "La legge di stabilità che stiamo
discutendo ha un presupposto imprescindibile: le grandi risorse
disponibili e frutto del buon governo attuato in questi anni
fondato sulla rinegoziazione dei patti finanziari con lo Stato e
che recentemente il governatore Fedriga insieme all'assessore
Zilli è riuscito a ottenere un rinnovo fino al 2033".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli
d'Italia Markus Maurmair.
"Questi fondi - continua Maurmair - hanno creato e creeranno
crescita del Pil regionale con un risvolto estremamente positivo
nel gettito fiscale attivando una spirale virtuosa generatrice di
ulteriore nuovo sviluppo".
"In questi anni - sottolinea il presidente della II Commissione -
sono molteplici gli ambiti in cui, direi tutti quelli di
competenza, la Regione ha registrato miglioramenti e risultati
lusinghieri a partire dal livello della disoccupazione mai così
bassa. Ma anche settori in cui si è sempre stentato, come quello
turistico, le cifre dimostrano un'esplosione con oltre 10 milioni
di presenze. Anche l'ambiente, tante volte al centro di
contestazioni o polemiche, si caratterizza tra i migliori a
livello nazionale ed europeo con valori lusinghieri di molteplici
misuratori quali il consumo del suolo o la qualità dell'aria.
Come poi non citare la 14esima introdotta la scorsa estate a
favore dei pensionati con meno di 15mila euro in dichiarazione
Isee, prima Regione a livello nazionale".
"In questo contesto - rimarca il consigliere di Fratelli d'Italia
- si innestano le attività per il prossimo anno che vedranno
impegnato anche il Consiglio regionale in un eclettico intreccio
di materie da trattare a partire dalla prossima legge sul welfare
territoriale per attrarre e trattenere lavoratori, come per
l'innovativo progetto Valore agricoltura che introdurrà strumenti
di contrasto nelle situazioni di criticità nel mondo del settore
primario. Pure il nuovo testo unico sul commercio come
l'ambizioso progetto sulla manifattura 2030 saranno al centro dei
lavori durante il 2025 al fine di attivare nuove imprese e
sostenere nella loro continuità quelle esistenti".
"Anche la casa e il fabbisogno abitativo - rimarca l'esponente di
maggioranza - non sarà trascurato mediante i fondi già stanziati
in bilancio. Nell'ambito culturale e sportivo è opportuno
ricordare che il Friuli Venezia Giulia primeggia per fondi pro
capite messi a disposizione e uno dei principali punti di caduta
è l'assegnazione di Gorizia quale capitale europea della cultura
e che il prossimo anno sarà celebrata con un'infinità di eventi
senza dimenticare i tanti campioni figli dei vivai che
carattarizzano tutto il territorio regionale. Gli enti locali,
con la reintroduzione delle province, richiederanno parecchio
impegno da parte del Consiglio Regionale per disegnare un nuovo
assetto istituzionale che coinvolgerà i Comuni anche alla luce
delle richieste di nuove competenze allo Stato centrale come nel
caso di parte delle attività delle Soprintendenze".
"Infine la sanità regionale sarà ancora una volta il punto
nevralgico dell'azione amministrativa e a riconferma i quasi 3,6
miliardi di euro ben oltre il 50 percento dei fondi complessivi a
disposizione. La consapevolezza del cambio demografico, con la
crescita inarrestabile degli over 65 che nel 2050 saranno più del
50%, impone una ineludibile riorganizzazione del sistema
sanitario regionale con un cambio dei servizi che dovranno essere
funzionali al fabbisogno reale di servizi. Da ciò discende la
riduzione dei punti nascita e al contrario lo sviluppo dei
servizi a supporto dei soggetti più fragili e, in primis, gli
anziani. Tante attività che, giocoforza, coinvolgeranno il
Consiglio regionale e le sue commissioni permanenti che
diventeranno protagonisti in una fase chiave dell'attività di
legislatura con un'inevitabile aumento degli spazi di discussione
e confronto", conclude la nota.
ACON/COM/mv